. Per americanistica s'intende quel complesso di studî e di ricerche che hanno per scopo la conoscenza scientifica dell'America e dei suoi abitanti, con speciale riguardo alla civiltà dell'epoca precolombiana. [...] mezzo, essa cerca - specialmente oggi - di dipanare il massimo problema dell'origine prima di tali popolazioni, rimaste scisse e possa parlare di una vera scienza americanistica prima delprincipiodel sec. XIX, sarebbe erroneo non ricordare le ...
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In senso generale è l'azione svolta dai pubblici poteri nel campo della popolazione; può assumere aspetto quantitativo o qualitativo. Rientrano nel primo aspetto sia le misure rivolte ad accrescere l'entità [...] 'optimum della popolazione (giudicato in funzione delmassimo benessere materiale), lo stato dovrebbe intervenire (Belgio, Nuova Galles del Sud, Nuova Zelanda, ecc.), adottato il principiodel voto familiare e del patrimonio familiare (Portogallo). ...
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Nonostante che la convenzione di Losanna avesse mitigato, in favore della Turchia, le disposizioni del trattato di Sèvres, il governo turco la considerò come una conseguenza della sconfitta subita nella [...] per gli Stretti che uno per volta e scortati al massimo da due torpediniere (art. 11). Uguali disposizioni di favore turco piena libertà in materia: praticamente, riconosce il principiodel divieto di sorvolo.
La commissione degli Stretti è abolita ...
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TREMITI, ISOLE (A. T., 24-25-26)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Bruno MOLAJOLI
Giulio GIANNELLI
Raffaele CIASCA
ISOLE Il gruppo delle Isole Tremiti sporge dal Mare Adriatico a nord del promontorio [...] la popolazione libera. È molto allungata, con altitudine massima di 75 m., con coste generalmente ripide: solo nel del Rinascimento toscano, che meglio risalta nell'unico braccio superstite del grande cortile porticato, costruito al principiodel ...
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Cospicua città e notevole centro industriale delle Marche, in provincia di Ancona, assai rinomata per la fabbricazione della carta. È situata in un'ampia e irrigua conca, attraversata dall'affluente di [...] vescovile.
I secoli dall'XI al XIV segnano per Fabriano il massimo e più vario sviluppo d'industrie, con larga esportazione: quella maestri cartari in Campania, a Bologna e nel Veneto; al principiodel '600 vi erano 30 cartiere: segue un periodo di ...
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URBANESIMO
Ugo GIUSTI
. Si indica con questo nome tanto la formazione, specialmente se rapida e intensa, di città, quanto la attrazione che le città medesime esercitano sulle popolazioni rurali vicine [...] ; e un centro limitrofo a una grande città: Torre del Greco. Lo sviluppo massimo si ebbe a La Spezia (15 volte) e a 1906); G. Mortara, Le popolazioni delle grandi città italiane al principiodel sec. XX, in Biblioteca dell'economista, s. 5ª, XIX ...
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GARGANO (A. T., 24-25-26)
Carmelo Colamonico
Promontorio che sporge, sul fianco orientale della Penisola Italiana, nel Mare Adriatico, e costituisce il cosiddetto sperone d'Italia. Il confine terrestre [...] frutteto e gli ortaggi; queste colture s'intensificano nel massimo grado in prossimità dei centri abitati, ma sul forme di vita, dai costumi semplici e patriarcali. Dal principiodel nostro secolo, l'emigrazione prima e le vie di comunicazione ...
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GELSO (dal lat. celsus "alto"; fr. mûrier; sp. moral; ted. Maulbeerbaum; ingl. maulberry-tree)
Domenico Lanza
Camillo ACQUA
Albero di mediocre grandezza, contenente lattice, del genere Morus, della [...] il gelso delle Filippine, introdotto in Italia al principiodel secolo scorso; si moltiplica bene per talee. Un 'appalcatura in genere si fa in due ordini di rami. Arrivano al massimo prodotto in 4-5 anni. Tanto per la precedente quanto per questa ...
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Città della provincia di Frosinone, nel Lazio meridionale, posta a 460 metri di altezza, alla sommità di uno sprone tufaceo che domina il fondo della valle ove scorre il Sacco, ivi assai ampio: da ciò [...] locali, come il duca Adriano, che vi troviamo a capo sul principiodel Mille. Nel sec. XII, per opera dell'aristocrazia cittadina, del sec. XIII, nei resti del monumentale Palazzo di Bonifacio VIII. La Cattedrale, dedicata alla Vergine, è il massimo ...
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Poeta latino, nato in Alessandria d'Egitto. Lo conferma egli stesso (Carm. min., 22, 20 Birt) considerando Alessandro Magno conditor... patriae (cfr. anche Carm. min., 19,3, nostro cognite Nilo e Suida [...] che ha pure un proprio numero.
I. Poemi storici: 1, Panegyricus dictus Probino et Olybrio consulibus (principiodel 395); 2-5, In Rufimum libri II (principiodel 396), con la prefazione al libro II aggiunta nel 397, al ritorno di Stilicone che aveva ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...