La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] le varie classi secondo un principio morfologico. Consideriamo il calcolo di cubi che basano su un'induzione [che poggia] su pochi numeri ) da 'la materia e la forma' (b):
(d) la forma delle eventualità indipendentemente dalla classe, cioè le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] in evidenza da un lato le ricerche d’archivio condotte in quegli anni sulla storia mente umana si possano dedurre dei principii, che provati colla storia verrebbero confermati il secondo crede ancora all’induzione e deduzione filosofica (Sull’origine ...
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empirismo
Anna Lisa Schino
L'esperienza come unica fonte della conoscenza
L'empirismo è un un indirizzo di pensiero che riconduce tutte le nostre conoscenze all'esperienza esterna (le sensazioni relative [...] soltanto un punto d'arrivo, una conquista. Il metodo dell'empirismo è quindi l'induzione.
L'empirismo non soggetto. Locke, rifacendosi alla tradizione del pensiero antico, enunciava il principio secondo cui "non c'è niente nell'intelletto che prima ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] nel contraddittorio (➔ contraddittorio, principio di) delle parti; di conoscenza in deduzione e induzione tenne presente nel distinguere nell’inferno.
Nel Vecchio Testamento non vi è l’idea d’un g. divino individuale: i defunti calano nel soggiorno ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] senso che si tratta d’individuare nessi razionali verificabili per cui la stessa divinità è intesa come principio attivo, ancora aperto, non compiuto, con cui il p. nega la riduzione del pensiero a induzione o a convenzione e afferma che nulla ci è ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] Living Philosophers. È così che il principio di verificabilità (che doveva servire di Lo stesso Hintikka si riporta, in quest'ordine d'idee, all'opera di J. von Neumann, 1971; R. Carnap, Analiticità, significanza, induzione, a cura di A. Meotti e M ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] il metodo d'insegnamento dovesse essere unico e procedere, in ogni caso, dai principî più generali. Tali principî potevano anche essere propter quid.
Più debole è, invece, la via dell'induzione che può servire soltanto a rendere più chiaro ciò che ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] ; Rhetorica, I, 2). L'esempio è un'induzione che procede da un singolo caso, come l'argomento uomo e quindi non hanno in sé il principio del moto e della quiete. Quali esempi probabilità nel I o nel II sec. d.C., menziona anche tutti i trattati ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] dei numeri si mostrano in due modi: la prima è l'induzione, perché se si seguono i numeri uno a uno e se li la causa prima a e i tre effetti b, c e d. Al-Ṭūsī li chiama i quattro principî. Combiniamo ora questi quattro elementi a due a due, poi a ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] che non si possono ignorare i grandi principî di conformità al ciclo delle stagioni. ( a individui o a una corrente d'idee che deterrebbe l'esclusiva delle che sembrano […]. Ecco perché né l'induzione né l'analogia procurano una conoscenza esatta ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
successore
successóre s. m. [dal lat. successor -oris, der. di succedĕre «venire dopo, sottentrare» (supino successum)]. – 1. (f. succeditrice, ma la forma è per lo più evitata) Chi succede, cioè subentra a un altro in una carica, in un ufficio,...