La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] di musica sacra o direttamente liturgica. In principio essa fu sì uniforme, vivendo ancora la tradizione Milano nel 1924 per l’editore Signorelli, su incarico del ‘Gruppo d’azione per le scuole del popolo di Milano’: Canzoniere del popolo italiano. ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] temporale era stata motivata non solo con il ricorso al principio di legittimità, ma con l’esigenza di tutelare l’esercizio Il governo, dopo qualche tentennamento, assicurò la massima libertà d’azione al concilio e di movimento ai vescovi, mentre le ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] educatore e nell’educato. Ché l’educazione, io lo diceva al principio de’ miei ragionamenti, ha questo di proprio e di sublime, che ’impegno a unificare su base nazionale le prospettive d’azione del movimento cattolico intransigente ebbe l’effetto di ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] popolari. La Chiesa riconosce allo Stato la sua propria sfera d’azione e ne insegna, ne comanda il coscienzioso rispetto; ma non complesso delle dottrine fasciste tendenti all’affermazione dei principid’ordine, di autorità, di disciplina niente ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] .
Certamente la presidente, con la sua fede e i suoi principi, fu garanzia di ortodossia agli occhi del papa, ma al tempo confrontava sui problemi generali del movimento, con un sottofondo d’azione comune, ma con differenze di metodo e di contenuti ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] monarchia, a cui molti vescovi associavano il principiod’autorità139. Fu un vescovo calabrese come Antonio e la Chiesa nella diocesi di Bergamo negli anni 1937-1938, in Chiesa, Azione cattolica, cit., pp. 535-563.
111 V. Robles, Una Chiesa senza ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] principio cardine dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica il dettato conciliare che parla di sana cooperazione tra le due istituzioni, pur sempre nella salvaguardia della rispettiva autonomia e indipendenza dei propri campi d’azione ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] inizio,
«perché proprio da allora può datarsi il principiod’una rinascita religiosa e cattolica che riporta la all’unione col Primo Amore e Bene supremo in virtù della sua azione di attrazione verso la volontà e l’intelligenza di ciascun uomo:
« ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] insieme «non può sfuggire che ogni movimento e ogni azione è condizionata dalla loro incombente presenza», è vero anche, secondo Federico, un «signore lontano», evocato sia come principiod’ordine e di giustizia temporale universale sia come garante ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] a capo la regina Maria Stuarda e del suo matrimonio con don Giovanni d'Austria, nel 1578 G. XIII partecipò al piano dei duchi di Guisa libertà di culto ai luterani sudditi di principi cattolici.
Con l'azione svolta dal cardinale Morone nella Dieta di ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...