segreto Ciò che uno nasconde dentro di sé e non rivela (tranne singole e determinate eccezioni) a nessuno.
Diritto
Il s. è in varie occasioni oggetto di regolamentazione giuridica. L’esigenza è da una [...] 2960/1923, è ora contenuta nell’art. 15 del d.p.r. 3/1957, la cui formulazione originaria era espressione di un contesto socio-normativo improntato al principio della segretezza dell’azione amministrativa. In seguito, la l. 241/1990 (art. 22 e s.) ha ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] sacre.
Cristianesimo
Nel cristianesimo il termine r. indica l’azione soprannaturale per cui Dio parla all’uomo, manifestando, circa .D.E. Schleiermacher e di A. Ritschl si oppone la teologia di K. Barth che, richiamandosi al principio kierkegaardiano ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] del contratto). Di fondamentale importanza è il principio enunciato dall’art. 1366 c.c., del compositore, mediante un’azione diretta (esecuzione vocale e movimento e di carattere (➔ agogica) e d’intensità.
psicologia
In psicanalisi, metodo seguito per ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] presenta come verità si pone insieme come bene, e l'azione morale consiste nel riconoscere con una stima pratica la gerarchia d'Italia (1848); Delle cinque piaghe della Santa Chiesa (1848); Psicologia (2 voll., 1846-50). Opere postume: Del principio ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] , la perfezione di ogni sorta d'essere, d'atto, di funzione. Dalla dottrina azione o efficacia naturale delle potenze dell'anima, come le virtù acquisite, ma un'azione della Chiesa, per cui "la fede è il principio, ma il fine della vita è la carità", ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] , L'évangile et l'église e Autour d'un petit livre. Secondo l'acuta indagine della fede (23-24); riaffermazione del principio dell'immutabilità dei dogmi (58-65) 1908) e separava nettamente la sua azione da quella dei modernisti (ma ciononostante era ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] XIII con il costituirsi - centro Pinerolo - del principatod'Acaia, che favorì l'opera dell'Inquisizione in Val dell'editto di Nantes (22 ottobre 1685) desse inizio alla vasta azione intesa a sradicare il protestantesimo dai suoi stati, Luigi XIV si ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] lotta contro i Titani.
All'azione fisica che a Zeus si passioni, ma specialmente le buone; egli è il principio e la fine di tutte le cose: e nei Denkmäler (s. v. Zeus); di Aust, in Roscher, Lexikon d. Mythologie (s. v. Iuppiter); ma v. ora O. Waser ...
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VATICANO, CONCILIO
Emilio CAMPANA
Emilio CAMPANA
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CONCILIO È il ventesimo dei concilî ecumenici, e porta questo nome per il fatto che fu tenuto nella cappella, trasformata in aula, dei Ss. Processo [...] del principe Hohenlohe, nell'aprile 1869, propose che le potenze si concertassero per un'azione comune e di Toscana, tuttora riconosciuti come legittimi dal governo pontificio.
D'altra parte, la questione dell'invito ai sovrani era stata studiata ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] in due parti contrastanti che procedono da due principî antagonistici, lo "Spirito buono" e lo in cui sono scrupolosamente pesate le azioni buone e cattive del defunto; se e poi quella dei Parti (fino al 227 d. C.). È questo il periodo più oscuro ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...