Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] di lingua, di traduzioni e di spogli d’autori italiani, agli abbozzi e ai manoscritti binomi disgiuntivi o avversativi («un principio o un’innovazione»; «la scienza cui bisognava porre rimedio «con l’azione moderatrice del lavoro sempre più largo, ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] partire dal 1588 una sostanziale azione riformatrice che si concluse nel nel loro scarto linguistico, un principio di scarto emozionale, dal tragico col Tasso, a cura di P.V. Mengaldo & D. Santarone, Torino, Bollati Boringhieri, 1999, pp. 19-72 ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] 24) dire che + indicativo [= «dichiarare che un’azione è accaduta»]: gli ho detto che Gianni è partito può lasciare traccia anche nell’italiano d’autore, come nel notissimo caso di rilevano che esso risponde al principio, operante in più lingue, ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] taglia dell’oggetto o dell’intensità dell’azione. In realtà, il significato dell’alterazione base all’alterato. Tuttavia, questo principio non è generale, e osserviamo varie da esempi tratti da Google come Giro d’Italia: Segui il tappone in diretta. ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] azione dei linguisti nell’orientare la naturale evoluzione della lingua di modo che essa non perdesse le sue caratteristiche peculiari. Il principio uso (regista per il francese regisseur; ➔ parole d’autore), a prova del poco favore che incontrò ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] i corsi di filosofia e di orientalistica tenuti dai professori D. Deussen e H. Oldenberg all'università di Kiel (1896 populi, Torino 1908; Pensiero e azione nell'India antica, Roma 1914; I primi principii della politica secondo Kamandaki, Roma ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] di vista morfologico è il blocco. Secondo tale principio, l’entrata in uso di una parola che formano nomi di azione, -mento e -zione (➔ azione, nomi di) si comportano . Kanzaki, Genève, École de Traduction et d’interprétation, pp. 26-28.
Plag, Ingo ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] è in grado, per semplice azione muscolare, di spostarsi con tanta in particolare al tubo di Venturi e al principio di Bernoulli.
Il tubo di Venturi, detto ). Il restringimento provoca un’accelerazione del flusso d’aria in quel punto. A sua volta ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] il normale principio di derivazione, nei quali il verbo ha un significato più generale rispetto all’azione espressa dal Linguistica Italiana (Lugano, 19-21 settembre 1991), a cura di B. Moretti, D. Petrini & S. Bianconi, Roma, Bulzoni, pp. 25-55.
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BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] volerli abbandonare (C. Cattaneo,Sul principio istorico delle lingue europee, in sua concezione dell'azione del sostrato soprattutto come azione delle abitudini (A 362 inf.). V. Inama, B. B., in Rend. d. Ist. lombardo, XXI (1888), pp. 26-51 (con bibl. ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...