Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] nelle lingue, e quali sono i principi che regolano unitarietà e differenze e stabiliscono attraverso gli strati e i gruppi sociali;
(d) la lingua varia attraverso le situazioni comunicative.
La non esposte all’azione uniformante e standardizzante ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] «campeggio») invece di quelle sintetiche;
(d) uso di elementi della lingua di arrivo grammatica della L2 è guidata da principi di trasparenza, regolarità e isomorfismo imperfettivo, segnala cioè lo svolgersi di azioni o il persistere di stati nel ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] disegno d’un granchio»), oppure può essere appunto riprodotta, entrando nel testo per via di citazione (➔ discorso diretto): le azioni linguistiche criterio di organizzazione del contenuto e principio strutturante del testo (➔ temporalità, espressione ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] che tutte le cose son determinate da tre, principio, mezo e fine, che è il numero l’uso di aggettivi che significano un’azione: «aria aperta e non seguace del cose inanimate si possono «assomigliare alle favole d’Esopo che fanno parlar le piante» (IV ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] essenzialmente stilistico (come la velocità d’eloquio o l’enfasi).
Nel lessico con 750 ricorrenze e da /jo/ (azione), con 731 ricorrenze. Per le semivocali (2002), Ridondanza e linguaggio. Un principio costitutivo delle lingue, prefazione di T. ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] come in (8) d. Infine, il tipo con pronome enclitico in (7) e. non mette in discussione il principio dell’accordo con il complemento comitativo, specialmente se il verbo descrive un’azione con caratteristiche di reciprocità o in cui sono ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] due membri. Tra i due membri vige un principio di isomorfismo: la struttura in cui compare il per poi chiarire quale azione stia compiendo.
Altre spende
c. c’erano tanti posti quanti erano gli invitati
d. non è così bravo come mi hai detto
e. ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] può osservare, tale principio ha tuttavia alcune [= «l’amore che tu provi per lo sport»]
D’altra parte, in altri casi i possessivi hanno valore oggettivo la persona su cui ricade un certo evento (l’azione, lo stato o il processo) espresso dal nome: ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] la subordinata codifica il motivo dell’azione presentata nella reggente: tra i si crea infatti un senso d’attesa «che esige una la movenza testuale della ‘consecuzione’, in Insegnare italiano. Principi, metodi, esempi, a cura di E. Manzotti ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] modo) in cui si articola il principio stesso, ad esempio dando una risposta cui parlante e interlocutore si avvicendano. La regola d’oro per lo scambio dei turni indicata da Sacks della rilevanza condizionale di un’azione verbale rispetto a quelle ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...