significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] pure in modo indiretto e in linea di principio, su ciò che è esperibile.
L’ essere vero o falso, ma si compie un’azione, ‘si fa qualcosa’. Sotto le suggestioni di rappresentazioni semantiche’ di G. Lakoff e J.D. Mc Cawley è il verbo che viene ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] considerate come inscritte in sistemi di azioni (comportamenti) o come parte di sistemi cognatica che sia, non costituisce affatto un principio per il reclutamento di gruppi di parentela. un lato vi sono autori, come D. Schneider, che considerano la p ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] a parte A. Lösch, nel mondo anglosassone C.D. Harris, D. Harvey, W. Isard e B.J.L. nel sistema. In base al suo principio della doppia articolazione, sul primo piano l le une conseguenze oggettive dell’azione volontaria e consapevole degli individui ...
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Biologia
Capacità morfogenetica di un’area o territorio embrionale o campo, di dare origine, in un determinato momento dello sviluppo, a una particolare struttura od organo. Per es. un’area di ectoderma [...] pecuniaria di qualsiasi ammontare, è stata abrogata dal d. legisl. 51/1998 e con la l competente il giudice del luogo in cui è avvenuta l’azione o l’omissione; se il reato è permanente, è co. 1, Cost., il principio del «giudice naturale», secondo cui ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] d’appello di Roma.
Diritto del lavoro
Nel diritto del lavoro gli u. sono considerati fonti sussidiarie, in quanto operano in mancanza di una disciplina legislativa, tuttavia con deroga rispetto al sistema dei principi sulla “azione preventiva” del ...
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Diritto
A. diplomatici Organi dello Stato che svolgono in territorio estero funzioni attinenti alle relazioni internazionali. La qualità di a. diplomatico è attribuita a un dato individuo dal diritto internazionale [...] principi consuetudinari in materia, gli a. rappresentano lo Stato d’invio presso lo Stato accreditatario, curano gli interessi dello Stato d passiva indica la persona, o l’animale, che compie l’azione (per es., il gregge fu assalito dai lupi); per la ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] di cui si ignorano le reali cause fisiche.
Contemporaneamente, d’altra parte, il termine s. viene assumendo un significato teologia cattolica, procede dal Padre e dal Figlio come da un solo principio. Il modo con cui lo S. Santo procede dal Padre è ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] ) è indipendente dall’essere formulata linguisticamente.
D’altra parte, la definizione formale della p che in esse non vale il principio della sostitutività dell’identità o lo scopo verso il quale tende l’azione espressa nella reggente (Alzò la voce ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] fu in origine ʃd, ma sul principio dell’epoca ellenistica doveva essere già passata per alcuni a dʃ (cioè ʒ), per symphonia), e soprattutto da ti atono prevocalico latino (per es., azione, lat. actio -onis; corruzione, dal lat. corruptio -onis). ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] o autocoscienza, come attività di sintesi, spontaneità, principio fondante di tutta la conoscenza. Questa concezione è tuttavia la persona che compie l’azione; un s. logico è, per es., il complemento d’agente («gli alunni furono rimproverati dal ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...