Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] dargli. Si tratta, dunque, di un principio forte, che ha una valenza antropologica, ed limiti delle proprie possibilità di azione, affinché siano abrogate o , ma si afferma come arte, come voluntas. D’altra parte ciò che la natura assegna a ogni ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] rischio di essere danneggiate in corso d’opera.
La s. asimmetrica
Particolari stereoselettività e punta, in linea di principio, alla realizzazione di s. nelle quali attivati dagli ultrasuoni). Sotto l’azione di ultrasuoni, rese e velocità di ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] relazione, enunciano i principî di permanenza della sostanza, di causalità e di eguaglianza tra azione e reazione, che nei suoi scopi conoscitivi, ma se non può darsi un uso costitutivo d'esse (che serva cioè a far conoscere l'oggetto), si darà ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] ’universale. Nel 18° sec. la critica di D. Hume mise in crisi proprio questo legame, avviando corpo indotto l’azione del campo primario numeri interi». In questa forma il principio (noto anche con il nome principio di i. forte) non può appartenere ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] riconoscibile e qualificabile come soggetto di azione, causa del proprio agire. Nel », ripresa poi da s. Tommaso d’Aquino («ogni individuo di natura razionale l’istituto della cittadinanza europea, tale principio ha assunto un valore più ampio, ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] il numero uscito fosse proprio 3, un’osservazione diretta di O2 gli avrebbe fornito la quantità d’i. I(A3) = log(p3′/p3), dove ora p3′ = 1 e p3 = È dall’azione combinata e dall’equilibrio dinamico che si instaura tra questi due opposti principi che ...
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Diritto
L’a. nel diritto processuale civile
Diritto di agire in giudizio per ottenere la tutela giurisdizionale, che l’art. 24, co. 1, Cost. garantisce a tutti, sulla base della mera affermazione che un [...] più notevoli del principio di a. e reazione è che le forze interne di un sistema, cioè le mutue azioni tra le sue ogni fenomeno sociale è il risultato di un insieme di a. individuali. D’altra parte, poiché gli attori di cui il sociologo si occupa non ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] muove intorno al nucleo sotto l’azione dell’attrazione elettrica. Secondo il modello serie s; per l=1 (n≥2), serie p; l=2 (n≥3), serie d; l=3 (n≥4), serie f; l=4 (n≥5), serie g; l=5 quantico di spin. A norma del principio di esclusione di Pauli (1925), ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] l’unità o la pluralità dell’azione ecc.) e a farne in e il rispetto del canone e dei principi si fa più o meno intenzionalmente conflittuale, e ha come punti multipli soltanto d punti, il suo g. è dato da [(n−1)(n−2)/2]−d. Le curve di g. zero sono ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] presuppone, almeno in linea di principio, la comunicabilità del sapere a di acculturazione sono diventati un tema centrale d’indagine; ciò ha condotto a considerare ) che hanno il loro centro nell’azione dello Stato. La distinzione tra i due ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...