CARPANI, Francesco Maria
Carlo Capra
Nacque a Milano dal marchese Bartolomeo intorno al 1705. Il suo casato, benché di antica origine (figura gia in una matricola dei nobili milanesi compilata nel 1277 [...] fu da lei indirizzato al Kaunitz "dichiarato soprintendente degli affari d'Italia".
"Il principe di Kaunitz - sosterrà più tardi il C. - mi le condizioni non erano mature per una decisa azione riformatrice, e di essersi poi trovato dinanzi nuove ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] sicurezza rispetto alle cose, alle persone ed alle azioni sì dentro che fuori dello Stato (Questioni sopra l , Discussione economica sul Dipartimento d’Olona, Milano 1803.
J.-Ch.-L. Simonde de Sismondi, Nuovi principi di economia politica, Milano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giorgio Mortara
Alberto Baffigi
Quello di Giorgio Mortara all’interno della cultura economica italiana fu un ruolo complesso, non privo di contraddizioni, come fu contradditorio il percorso di vita [...] intorno al 1930; con quello per la Banca d’Italia che lo occupò per due anni, dal regresso dall’87 al 98. Da quest’ultima data ha principio una nuova fase di progresso, in generale molto rapido: determinarlo con la sua azione moltiplicatrice dei mezzi ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] da parte prima del governo francese, di cui il D. esaltava l'azione innovatrice, e poi - in diretta continuazione col precedente e salario, viceversa esiste un fondamentale accordo di principio tra gli interessi delle diverse classi che entrano in ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] concezione della rendita di Marx, oltreché di D. Ricardo, sono in La rente et legge del godimento decrescente ed al principio del grado finale di utilità sotto di un certo livello, ed esercita un'azione stabilizzatrice sui prezzi, con l'uscita dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Contratto
Luigino Bruni
Il contratto nella teoria economica
Il contratto, così come oggi lo conosciamo, è uno sviluppo e una trasformazione dell’antica categoria del ‘patto’. Il ‘patto’, mentre lo ritroviamo [...] mai chiaramente (né in linea di principio né sul piano pratico) dall’alleanza del mercato, che trasforma le azioni intenzionali anche in bene comune contratti, né forza nessuna di leggi, né confidenza d’uomo a uomo. Perché i contratti son legami, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Zabarella
Chiara Valsecchi
Parlare di Francesco Zabarella significa, senza tema di esagerazione, tracciare il quadro della storia europea tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento; [...] la Chiesa d’Occidente: sulla vicenda egli si impegna non solo con gli scritti, ma con l’azione diretta.
coloro che vi abitano; infatti ciò che si impone come regola per il principe, si estende facilmente anche al suddito», Consilia, cit., cons. 150, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ezio Vanoni
Antonio Magliulo
Ezio Vanoni, economista e politico, contribuisce a costruire il modello di economia sociale di mercato che si afferma in Italia negli anni della Repubblica. Nella vita di [...] azione governativa (1946-56), in cui si dispiega il tentativo di attuare un programma di politica economica conforme ai principi Vanoni tra economia, politica, cultura e finanza, a cura di D. Ivone, Napoli 2008.
F. Forte, Ezio Vanoni economista ...
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EREDE, Michele
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 21 ag. 1806, primogenito di Pietro e di Maria Vassallo, fu avviato agli studi classici, ma la morte del padre, negoziante di modeste fortune, lo costrinse [...] cui "moralmente ha fatto più che tutti li principi italiani" (Codignola, p. i go) e - e riteneva che l'azione governativa fosse ancora indispensabile perché del conte, e in ciò si trovò sempre più d'accordo con il gruppo che faceva capo a V. Ricci ...
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BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] conservando per ovvi motivi l'anonimato, di intraprendere un'azione di rilievo per combattere le prevenzioni "reazionarie" di Regno d'Etruria, il B. fu sempre in contatto con quel gruppo di riformatori, toscani e no, che tennero fede ai principi di ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...