CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] (8 milioni in effetti con la Banca d'Italia e quasi 36 milioni con creditori su discutibili ragioni di principio che su motivazioni tecnicofinanziarie. la scalata di questo (che aveva acquistato le azioni già in possesso, dal 1942, della famiglia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Saverio Nitti
Roberto Artoni
Francesco Saverio Nitti è stato economista e uomo politico. Come economista ha dato importanti contributi alla conoscenza della situazione sociale ed economica [...] (La scienza delle finanze, cit., p. 52).
[…] se l’azione dello Stato non può ridursi ad un minimo dati i caratteri della produzione delle deduzioni da pochi principi generalissimi o la capacità di lettura e d’interpretazione dei fenomeni sociali ...
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Volontariato
MMarco Vitale
di Marco Vitale
SOMMARIO: 1. Volontariato: natura, funzioni, dimensioni. ▭ 2. Volontariato e settore non profit: convergenze e divergenze. ▭ 3. Il non profit italiano al bivio; [...] l'opzione per la povertà che, anche con la sua azione, vuole combattere.
Fissate così la natura, la specificità e le della Costituzione, che affidò in sostanza (salvo il principio di libertà d'associazione dell'art. 18) l'intera rappresentanza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] separare la sua attività di ricerca dall’azione politica, sempre presente ma più intensa negli unitario di profitto. Il principio del costo pieno quindi non quello elaborato negli stessi anni dalla Banca d’Italia sotto la guida di Modigliani. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] che ad analizzare le azioni economiche in un contesto di in Italy from the origins to the 1940s, ed. D. Fausto, V. De Bonis, «Il pensiero economico italiano La didattica di Maffeo Pantaleoni: dai “Principii di economia pura” alle “Lezioni di economia ...
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Fabio Roversi-Monaco
Federico Pierantoni
Fondazioni bancarie
La concretezza come ragione sociale
L'autonomia delle Fondazioni bancarie
di Fabio Roversi-Monaco
Il Consiglio di Stato trasmette al ministro [...] , anche in conseguenza di un'azione di governo non sempre rispettosa di principi sanciti dalla legge Ciampi.
In volontariato, è andato il 92% delle erogazioni, suddivise fra vari settori d'intervento (arte e cultura: 183 milioni di euro, 34,6% sul ...
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CORBINO, Orso Mario
Edoardo Amaldi
Luciano Segreto
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 30 apr. 1876 da Vincenzo, proprietario di un piccolo pastificio, e da Rosaria Imprescia, figlia di un impresario edile. [...] due anni prima (cfr. O. M. Corbino-D. Macaluso, Sopra una nuova azione che la luce subisce attraverso alcuni vapori metallici in un prevalente motivo di interesse pubblico". L'altro grande principio innovativo era quello che lirnitava la durata delle ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] di residenza in palazzo e l'impossibilità di preparare qualsiasi azione. Lo Strozzi gli fece rispondere che "non havendo allora non urtare al dovere d'imparzialità dell'imperatore verso Stati che avevano in linea di principio la medesima dignità, non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] mali e rimedi, senza analisi delle circostanze del corpo infermo e dell’azione degli agenti.
Ma c’è di più: un governo «saggio» ha i buoni principii che già fiorivano in Europa, dopo le teoriche dello Smith» (Al sig. d. Matteo d’Augustinis, socio ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] anno il D. entrò nella politica militante, aderendo al movimento fascista e partecipando alle azioni squadriste di parte della Chiesa, invitata ad aggregare attorno al "comune principio cristiano" i diversi popoli "pronti a difenderlo e vederlo ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...