Filosofo (Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1837 - Ginevra 1890). Visse dal 1867 in Germania, dove studiò a Lipsia e a Heidelberg, e dal 1882 in Svizzera, dove scrisse le sue principali opere in tedesco e [...] che è a ciò che deve essere, dal mondo dei fatti al mondo della norma. Norma ritrovata nel principio, sintetico a priori, d'identità logica, cui si commisura ogni realtà vera, nella sua immutabilità, incondizionatezza e, conseguentemente, libertà. Il ...
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sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] simbolico della donna, ne cambia l’identità e con questa il sesso.
fenomeno bipolare assoluto, ma come una serie contigua d’intensità fra due estremi.
Psicologia
Il contributo parentela, quindi il primo principio organizzatore della vita sociale. ...
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Psicoanalisi
Paolo Fabozzi
(XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321)
Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha [...] teoriche: la questione dell'identità della p., dei suoi ha individuato nell'attaccamento un principio motivazionale che è fonte del journal of psycho-analysis, 1992, pp. 349-61.
R.D. Stolorow, G.E. Atwood, Contexts of being, Hillsdale (N ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] nasce il ritratto fotografico in bianco e nero. Al principio, la vita di un fotografo ritrattista è difficoltosa: 50 le sue foto con pitture e disegni a indicare la ricerca d'identità degli uomini.
Il ritratto nell'arte contemporanea
Per Vincent van ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] xenofobia quando non separa la sua organizzazione e le sue leggi dai principî universali sui quali fonda la sua legittimità, siano essi Dio, la alla guerra per sfuggire alla propria perdita d'identità, alla propria indeterminazione. La società ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] positivisti, per la solita paura della parola, respingano la propria identità con esso e si rifiutino di veder in esso la stessa essa perché ritengo che l’applicazione stata fatta del principiod’autorità sia contraddittoria ed errata da cima a fondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] atteggiamenti individuali e di gruppo e di ricondurle a un principio unitario.
L’Enciclopedia Einaudi, pubblicata in sedici volumi tra calde, dei sentimenti, del cuore» (Paese Italia. Venti secoli d’identità, 1994, p. 13).
Opere
F. Braudel, R. Romano ...
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DENARI, Odofredo
Enrico Spagnesi
Nacque a Bologna, verosimilmente ai primi del '200, da Bonaccorso di Riccardo. Gli scrittori più antichi, fino al Sarti, lo scambiarono talvolta col glossatore Roffredo [...] d'una certa decretale (cioè anteriormente al 1234), e nella Marca circa trent'anni avanti di tenere certi corsi universitari (assegnabili al 1260-63). Se al principio a provocare errori. A parte lo scambio d'identità con Roffredo, c'è la pretesa ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] di fuori dello sguardo medico, l'isterica muta d'identità. Gli stessi sintomi assumono un significato completamente diverso far scomparire le convulsioni di alcuni pazienti utilizzando un principio naturale quale il magnetismo animale. Si tratta di un ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] "l'unico altro posto dove ho visto un tale cambiamento d'identità è il manicomio". La differenza stava nel fatto che quel sentendo". Non si tratta di un trucco ma di un principio artistico solidissimo e niente affatto nuovo, se Brando stesso lo ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, totale, assoluta. Con accezioni partic.:...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...