Fisico e matematico (Faenza o Modigliana 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, [...] di matematica col metodo degli indivisibili di B. Cavalieri. La chiarezza dell'esposizione, insufficiente nella trattazione diCavalieri , con un accenno a ciò che sarà il principiodi Pascal. Esse si diffusero rapidamente in Europa e dettero ...
Leggi Tutto
Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] allievo diCavalieri, P. Mengoli, nella sua Geometria speciosa (1659), introduce il concetto di limite e per mezzo di esso finita, si può trascurare. E di questo principio non danno giustificazione rigorosa. Di fronte al rigore logico tradizionale, la ...
Leggi Tutto
Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di numerosi solidi, intuendo quei procedimenti geometrici di tipo infinitesimale che saranno più di un secolo dopo scoperti da B. Cavalieri del più pesante. L. stabilì altresì il principiodi reciprocità aerodinamica, secondo il quale le mutue azioni ...
Leggi Tutto
Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] peraltro da ritenersi ispirato da un'osservazione dello stesso Benedetti; di Stevin per il celebre principio sull'andamento delle pressioni in un fluido, che da P. prende nome.
Principiodi Pascal. - In un fluido in equilibrio la pressione intorno a ...
Leggi Tutto
Matematico e fisico siracusano (Siracusa 287 - ivi 212 a. C.). È stato uno dei più grandi matematici dell'antichità. Probabilmente allievo di Euclide, compì forse un viaggio in Egitto, studiando ad Alessandria; [...] , in tutto simile al metodo degl'indivisibili di Bonaventura Cavalieri. In A. il metodo aveva aspetto meccanico di A.). ▭ Principiodi Archimede: un corpo immerso in un fluido in quiete è soggetto a una forza diretta verso l'alto (spinta di Archimede ...
Leggi Tutto
BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] con abile modifica del patto di alleanza, su Firenze, il Cossa diede inizio solo al principiodi giugno alla spedizione. Questa neppure, talvolta, i cavalieridi S. Giovanni e i cavalieri teutonici. Per il fiscalismo di questo pontificato, era ...
Leggi Tutto
Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] riconoscendo la libertà di culto (art. 355), si fondava su un principiodi sovranità democratica interamente secolarizzato . Riflessi su un processo di arretramento, in Signori, patrizi, cavalieri nell'età moderna, a cura di M.A. Visceglia, Bari ...
Leggi Tutto
Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] di partire, decretò la fondazione di un nuovo ordine cavalleresco, sul modello di quello di S. Giovanni di Rodi: i Cavalieri della Vergine di Betlemme, con sede a Lemno, incaricati di membro, Gian Antonio Orsini, principedi Taranto, ed era scesa in ...
Leggi Tutto
BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] folto seguito dicavalieri. Ma, se gli ultimi arrivati - in primis Anscario, il futuro marchese d'Ivrea - facevano spicco nel campo di Guido, tempo di un "principio diarchico ". E, proprio al termine di tale triennio di oscuramento delle fortune di B ...
Leggi Tutto
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...