Matematico, architetto ed erudito (Messina 1494 - ivi 1575), figlio di un medico bizantino rifugiatosi in Sicilia per l'invasione turca. Benedettino, insegnò dal 1569 matematica allo studio di Messina; [...] geometri greci e gli Arithmeticorum libri duo (1575), in cui M. applicò, sembra per primo, il principiodiinduzionematematica. Costruì strumenti ottici e astronomici, progettò chiese, fontane e fortificazioni; inoltre, a quanto pare, osservò nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Bruno de Finetti
Stefano Lucarelli
Giorgio Lunghini
Bruno de Finetti ha dato molti e importanti contributi alle scienze: alla matematica pura e applicata, alla teoria della probabilità, alle scienze [...] validità del principiodiinduzione è dunque subordinata
a condizioni soggettive relative alle valutazioni di probabilità, e .
L. Nicotra, Bruno de Finetti scrive ad Adriano Tilgher, «Lettera matematica Pristem», 2007, 64, pp. 35-44.
L. Barone, Bruno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Peano
Clara Silvia Roero
Negli ultimi decenni dell’Ottocento e nei primi del Novecento le ricerche matematiche, logiche e linguistiche di Giuseppe Peano ebbero una straordinaria eco internazionale. [...] sono uguali; zero non è il successore di alcun numero; ogni classe che contenga zero e il successore di ogni suo elemento, contiene tutti i numeri (principiodiinduzione completa). Oggetto di perfezionamenti e modifiche, i postulati furono ripresi ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] matematico" dell'università diPrincipiodi Gauss del minimo sforzo (o della minima costrizione vincolare). - Uno dei principî variazionali della meccanica (v. meccanica: Meccanica analitica).
Principio della media di per induzione sulla superficie di ...
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Chimico e fisico inglese (Newington, Surrey, 1791 - Hampton Court 1867). Di umili origini (era figlio di un fabbro), F. lavorò per alcuni anni come apprendista presso un rilegatore di libri; il suo acuto [...] per la matematica (intesa come oscuratrice di un contatto diretto con la realtà), l'aderenza al fenomeno nelle sue caratteristiche immediate, l'idea della conservazione della "forza" (sorta diprincipio anticipatore del principiodi conservazione ...
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] di un etere elastico e rarefatto che riempie lo spazio. E. considerò l'induzione derivante dall'osservazione come un'utile euristica, anche se preferì come metodo scientificamente più sicuro e valido tradurre un problema fisico in termini matematici ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] e ha mostrato le interrelazioni, all'interno di un sistema scientifico, degli elementi empirici, formali e convenzionali (di qui la sua distinzione tra leggi e principi). Il ruolo dello strumento matematico nell'ambito delle teorie risulta, in queste ...
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Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì [...] una convenzione libera (principiodi tolleranza). Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1936, insegnò dapprima all'Università di Chicago (fino non riducibili integralmente ad asserti osservativi. Notevoli i suoi studî sulla probabilità e sull'induzione. ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] L'A. prediligeva, però, gli studi dimatematica e di fisica, e la competenza privatamente acquisita in tali notare, in questa memoria, il concetto di quell'induzione intuitiva da taluni fatti a un principio molto generale, che costituirà il canone ...
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BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola dimatematica dell'università di Pavia, [...] col secondo principio della termodinamica. Considerazioni sulla teoria matematica del magnetismo, in Mem. d. Acc. d. scienze di Bologna, al problema dell'induzione magnetica, lo stesso ufficio e carattere della funzione di Green in elettrostatica, ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...