cominciare [lat. ✻cominitiare, der. di initiare "dar principio", col pref. com- (= cum)] (io comìncio, ecc.). - ■ v. tr. [fare il primo atto di un'azione, dare principio a qualcosa, anche con la prep. [...] ». Più lett. (talora anche region.) è principiare: quando aveva principiato a parlare era stato interrotto senz’alcun riguardo (I. Svevo). Avviare è d’uso più circoscritto (e solo raramente regge l’infinito, invece frequente con c., incominciare ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] ); soleva ogni anno, in principio, dettare il sommario di tutta la materia d’insegnamento che avrebbe svolto durante il hai combinato: hai rovesciato tutta l’aranciata sul tappeto nuovo! Per azioni più gravi si dovrà invece usare f.: che ha fatto? Ha ...
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entrare [lat. ĭntrare] (io éntro, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [andare dentro, all'interno di un luogo, anche con la prep. in: e. in casa, in acqua] ≈ accedere, immettersi, infilarsi, introdursi, [...] ministero, alla FIAT] ≈ impiegarsi. d. [porsi in mezzo a una situazione la prep. in: e. in guerra, in azione, in convalescenza; e. nel nuovo millennio] ≈ e sim.: sull'e. dell'estate] ≈ inizio, principio. ↔ fine, termine, uscita. ■ entrarci v. intr ...
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tutto [da una var., non bene spiegata, del lat. totus "tutto, intero", forse ✻tuttus o ✻tuctus influenzato dal plur. cuncti "tutti"]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [di oggetto, quantità e altro, senza [...] d'attorno, giro giro, torno torno. ‖ dappertutto, dovunque, ovunque. □ tutto d'un pezzo 1. [privo di agilità] ≈ rigido. ↔ agile, elastico. 2. [con funz. agg., di persona con principi definitivo, con riferimento a un'azione, una decisione e sim.: è ...
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muovere /'mwɔvere/ (pop. o lett. movere) [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d'accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, movéssi, [...] in). 2. (fig., lett.) [avere principio: parole che muovono dal cuore] ≈ derivare la culla vicino alla finestra, alla luce (G. D’Annunzio). Spostare (sinon. di m. in quasi tutti sinon., muoversi indica in genere un’azione meno diretta (o meno coinvolta, ...
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Fabio Rossi
fare. Finestra di approfondimento
F. è tra i verbi più generici e frequenti della lingua italiana, con valore sia tr., sia intr. e pron., usato ora con sign. pieno, ora come sostituto di verbi [...] ); soleva ogni anno, in principio, dettare il sommario di tutta la materia d’insegnamento che avrebbe svolto durante il hai combinato: hai rovesciato tutta l’aranciata sul tappeto nuovo! Per azioni più gravi si dovrà invece usare f.: che ha fatto? Ha ...
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linea /'linea/ s. f. [dal lat. linea, der. di linum "fibra tessile"; propr. "filo di lino"]. - 1. a. (geom.) [ente che si estende nel senso della sola lunghezza, per es., la traiettoria di un punto in [...] di condotta; concordare una comune l. d'azione] ≈ condotta, direzione, indirizzo, orientamento, programma, strategia. ▲ Locuz. prep.: in linea di massima ≈ in generale, nel complesso. ↔ in particolare; in linea di principio ≈ in teoria, (pop.) sulla ...
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È uno dei più importanti principî della meccanica, enunciato per la prima volta dal Newton che asserì appunto actioni contrariam semper et aequalem esse reactionem, sive corporum duorum actiones in se mutuo semper esse aequales et in partes...
elettricità L’insieme dei fenomeni nei quali intervengono azioni di forza tra il campo elettromagnetico e le cariche elettriche.
Fisica
Primordi dell’elettrologia
Era nota agli antichi (Talete, Teofrasto, Plinio) la proprietà che hanno alcuni...