Città della Sicilia meridionale, capoluogo di provincia. Con r. decreto 16 giugno 1927, essa cambiò il vecchio nome di Girgenti con quello di Agrigento, dall'antica città greco-romana che ivi sorgeva.
La [...] 254-59). Ma non troviamo altri vescovi sicuri primadi Potamio, Teodoro e Gregorio, appartenenti al sec. VII. Un argomento addotto dal Harnack, per ritenere la chiesa di Agrigento anteriore al conciliodiNicea (325), è confutato da mons. Lanzoni (Le ...
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Isola del Mare Ionio, appartenente alla Grecia, situata all'incirca fra 39°22′ (C. Bianco) e 39°50′ (C. Arástēs) lat. N., e fra 19°38′ (C. Kepháli) e 20°9′ (C. Monda) long. E. Ha un'area di 585,5 kmq. [...] , prese parte tutto mutilato al conciliodiNicea; la Villa Reale di MonRepos, sede degli alti commissarî britannici di Corfù ottenendone prima il possesso, nel 1386, sotto forma di occupazione di fatto e di protettorato, poi nel 1401 per atto di ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] l'intima scintilla da cui l'anima prende luce e vigore. Il primo può dirsi il senso numinoso della divinità, per cui essa si pone b) come la causa trascendente del mondo (Simbolo del conciliodiNicea); c) come fine dell'universo (Aristotele); d) come ...
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Vescovo di Cesarea (di Palestina), dove forse era nato, tra il 260 e il 265. Durante molti anni visse in stretta relazione con Panfilo che, diventato presbitero della Chiesa, aveva fondato in Cesarea un [...] ϑεολογίας). Infine va ricordata l'Apologia di Origene, di cui E. scrisse in collaborazione con Panfilo i primi cinque libri (il I tradotto in . eccl., I, 23) fecero sì che il secondo conciliodiNicea (VII ecumenico, 787) escludesse E. dal novero dei ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] : tra i vescovi presenti al conciliodiNicea nel 325 figura un Marino vescovo di Palmira, e nel 528 viene riferita l'artista inglese R. Wood ne diede al mondo la prima illustrazione di carattere scientifico, rimasta unica fino a poco tempo fa.
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] tanto dall'uno quanto dall'altro.
Il conciliodiNicea ha modificato, con piccole dichiarazioni ed , perché venga recitato, insieme con un altro simbolo che fa seguire al primo, dai catecumeni. Ora, poiché detta opera fu scritta, come lo scrittore ...
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Il nome (greco ἀββάς, lat. abbas) viene dall'aramaico ᾿abbâ "padre": nome con cui in origine (sec. IV-V) furono chiamati, in Egitto e in Oriente, i monaci più anziani dai loro discepoli, e tutti i monaci [...] conciliodiNicea (787), fu poi esteso fino al diaconato da Innocenzo IV.
Quello di abate è dunque ora nome di ufficio, segno di ha la data consolare del 514). Prima, gli appellativi più comuni erano quelli di mater o praeposita (paralleli ad abbas ...
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Vescovo di Alessandria d'Egitto, dottore della Chiesa. Nacque, probabilmente ad Alessandria, tra il 293 e il 295, e ricevette dai genitori educazione cristiana e istruzione classica. Ancora giovane, entrò [...] incarnatione Verbi), e nel 325 seguì al conciliodiNicea il suo vescovo Alessandro. Alla morte di questo, nel 328, fu eletto a succedergli morte, avvenuta il 2 maggio 373. Fu uno dei primi vescovi non martiri che ebbero un culto pubblico.
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Filologo inglese. Nacque a Oulton nel Yorkshire, nel 1662; nel 1700 fu nominato Master del Trinity College, nel quale ufficio rimase fino alla morte (1742).
Nella ricca biblioteca di E. Stillingfleet, [...] antichi unciali allora conosciuti e stimati, di ric0struire il testo corrente al tempo del conciliodiNicea (325). L'edizione di Terenzio (1726) che contiene anche le sentenze di Publilio Siro e le favole di Fedro, è particolarmente notevole per una ...
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. Il termine greco ἀναϑεμα (forma classica ἀνάϑεμα), significa originariamente "offerta, ex-voto alla divinità". Ma poiché il verbo ἀνατίϑεμι veniva anche usato nel senso di "consacrare alle divinità infernali", [...] verbo ἀναϑεματίζω "anatematizzo", di uso comune nella terminologia ecclesiastica cristiana. Sin dal primo secolo nelle sinagoghe 318 Padri", cioè del conciliodiNicea (Corp. Inscr. Graecar., IV, 8704). In molti documenti di carattere legale, come ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...