È la maggiore, dopo Rodi, delle isole italiane dell'Egeo, misurando 282 kmq. di superficie, una lunghezza di 42 km. e una larghezza massima di chilometri 11. Ha forma allungata con l'asse maggiore diretto [...] 1928; A. Maiuri, Nuova silloge delle iscrizioni di Rodi e Cos, Firenze 1923.
Medioevo ed epoca moderna. - Il primo ricordo medievale dell'isola si riferisce alla partecipazione del suo vescovo al conciliodi Efeso del 430. Ma ebbe pure un proprio ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] diNicea ma che, per non essere scritturale e in quanto adoperato da Paolo di poi ripetuta da altri sinodi e dal conciliodi Costantinopoli (381), benché in una forma le idee, insistendo sul concetto che, prima e dopo l'Incarnazione, il Verbo era ...
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. Fino dai tempi più antichi della Chiesa si sentì il bisogno di raccogliere con un certo ordine le norme che regolavano la vita dei fedeli; ma le prime collezioni non furono puramente giuridiche, né di [...]
Le collezioni occidentali cominciano nel sec. V. Prima d'allora la vita della Chiesa occidentale era regolata dai canoni dei concilîdiNicea e di Sardica, che nella collezione posseduta dalla Chiesa di Roma erano uniti insieme senza distinzione. Le ...
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. Il termine (da adozione) designa, nella storia del dogma cristiano, due gruppi di eresie diverse. In senso stretto, indica le dottrine cristologiche predicate in Ispagna al tempo di Carlo Magno; ma Adolfo [...] di "divinizzazione". In entrambi i casi, il monoteismo più rigido era salvo, in un'epoca precedente la definizione diNicea nella persona di Gesù. Mentre il Conciliodi Calcedonia aveva , che Paolo di Samosata definì per il primo come "consustanziale ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] furono Marco Eugenico metropolita di Efeso e Bessarione metropolita diNicea, avverso il primo, favorevole il secondo alla bolla papale nella quale gli Armeni, accettando il conciliodi Calcedonia, abiuravano l'eresia monofisita, aderivano alla ...
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GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] e scomunicato nel conciliabolo di Costantinopoli, venne per contro esaltato dal VII concilio ecumenico (II diNicea, 787) e fu all'Eucaristia, G. formulò esplicito - circa un secolo primadi Pascasio Radberto - la dottrina che gli elementi, con l ...
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Nacque a Cesarea di Cappadocia nel 329. Trascorse l'infanzia presso la nonna Macrina a Neocesarea del Ponto. A Cesarea frequentò il corso di retorica e di filosofia, quindi, si recò a Costantinopoli e [...] semiariani verso la fede diNicea accettava la sostituzione del prima (ὡς εἰς ταὐτὸν τῷ ὁμοουσίῳ ϕέρονσαν, Epist. IX), benché ricordasse una delle formule di fede dell'arianesimo (v.). Anche nella dottrina sullo Spirito Santo, B. fu conciliativo ...
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ILARIO vescovo di Poitiers, santo, dottore della Chiesa
Mario Niccoli
Nacque a Poitiers da una famiglia pagana, al principio del sec. IV. I motivi che l'avrebbero indotto a convertirsi sono esposti [...] diede, primo fra gli conciliodi Rimini (episcopato occidentale) e di Seleucia (episcopato orientale), partecipò (settembre 359) al secondo facendo causa comune con la maggioranza semiariana, per quanto personalmente favorevole alla formula diNicea ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] i principi, ma non li ha sviluppati. Su di esso si è espresso il primo Sinodo che è seguito al Vaticano II. Ma si può ritenere che sarà oggetto di un insegnamento pubblico della Chiesa, sia in un Concilio, sia in una definizione del Sommo Pontefice ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] linguae periti", cui Adriano affidò la revisione degli atti del concilio costantinopoliano dell'867, che gli erano stati recapitati da una legazione giunta a Roma alla fine di febbraio o ai primidi marzo dell'869 (Lib. Pont., II, p. 179, 20; per ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...