FOSCARI, Girolamo
Giuseppe Gullino
Ultimo dei numerosi figli di Alvise di Federico, del ramo "ducale" a S. Pantalon, e di Elisabetta Loredan, nacque a Venezia il 7 giugno 1586. Quando il padre morì, [...] della cavalleria a Candia. Veniva in tal modo riaffidato al F. - benché in una sede lontana - il primitivo incarico, che intraprese, secondo quanto testimoniato dai dispacci del provveditore generale del Regno, F. Morosini, con energia ed ...
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Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito [...] dopo la fine della guerra, poté essere effettuata grazie all’aiuto del governo italiano e di privati americani.
Del monastero primitivo, anteriore al terremoto del 1349, non resta che il loculo sepolcrale di S. Benedetto; la torre, forse dimora del ...
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ZAIRE
Guido Barbina
Giampaolo Calchi Novati
(v. congo belga, XI, p. 133; App. I, p. 457; II, I, p. 675; congo, App. III, I, p. 419; zaire, App. IV, III, p. 865)
È uno dei più vasti stati dell'Africa; [...] ridotta a causa della bassa qualità degli animali, della diffusione della tripanosomiasi e di altre zoopatie, e delle tecniche primitive con cui è praticato.
Le risorse del sottosuolo hanno da sempre rappresentato la ricchezza effettiva del paese. La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] a deuteragonista nella lotta per il potere universale. Vano era agli occhi di Giannone il rimpianto protestante per la Chiesa primitiva.
La disciplina della Chiesa fu in tutti i secoli sempre varia e diversa, siccome furon e saran sempre vari e ...
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CORONA, Ascanio e Silvio
Giovanni Parenti
Nessuno, che si sia occupato dei cosiddetti "manoscritti Corona", è mai riuscito a far piena luce intorno agli autori delle malevole compilazioni di storia [...] e cavilloso, quale, alla frase e modo di scrivere, addita essere spagnuolo"), i Successi sono costituiti da un nucleo primitivo verisimilmente risalente alla metà del Seicento e da un vario agglomerato di aggiunte e aggiornamenti che, nel corso di ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] Famose elegie sono L’errante, Il lamento di Deor, L’esiliata, Il navigatore, La città diruta. Il carattere tardo, non primitivo, di questa letteratura è dimostrato non solo dal sentimento di nostalgia del passato che esprime, ma anche dall’insieme di ...
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(ted. Augsburg) Città della Germania (262.512 ab. nel 2006), nella Baviera, posta a 486 m s.l.m., alla confluenza dei fiumi Lech e Wertach. È la terza città più popolosa della Baviera, dopo Monaco e Norimberga. [...] dimostrare la tesi degli evangelici, che essi cioè deviano dal cattolicesimo solo per restaurare l’insegnamento puro e primitivo della dottrina cristiana; la seconda parte, di 7 articoli, tratta di quelli che i protestanti consideravano e rifiutavano ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] dar vita, direzione, giustificazione al moto storico diretto alla formazione dello stato-nazione. Altre opere notevoli: Dell'insegnamento primitivo delle matematiche (1822); Della condotta delle acque (1822-25); Che cos'è la mente sana? (1827); Della ...
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HONDURAS (XVIII, p. 551; App. I, p. 715; II, 1, p. 1188)
Mario RICCARDI
Florio GRADI
Renato PICCININI
Superficie e confini. - Da una nuova misurazione planimetrica che è stata compiuta nel 1953 risulta [...] di Juan Manuel Gálvez, che avviò le riforme sociali indispensabili in una nazione gravata da un regime fondiario primitivo, da un'altissima percentuale di analfabeti (73%) e dall'assoluta mancanza di legislazione sul lavoro. Tuttavia, nell'aprile ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] germanico. Egli ridefinì il concetto di mito, che era stato applicato alle leggende degli antichi e ai costumi dei popoli primitivi. Il ‛mito' assurse così al rango di principio metastorico, nordico ed eterno, che dava all'uomo le sue radici. Wagner ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...