FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] provvidenziale, che dopo il 1245 si concretizzò nell'obiettivo di contrapporre al Papato corrotto dei tempi presenti il cristianesimo primitivo.La consapevolezza da parte di F. che per superare il conflitto con il papa e i Comuni lombardi sarebbe ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] a Todi, i cui lavori, protratti per moltissimi anni, videro il succedersi di diversi maestri e la trasformazione del primitivo progetto (che è attribuito al B. nel Liber visitationis apostolicae del 1574 [c. 286] conservato nell'Archivio vescovile di ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] irruzione nel poema di elementi e tratti realistici e la comicità serena rispondente alla "passione per l'energico e il primitivo" (Croce) che è alla radice della personalità del poeta. A questa disposizione, certo, si accompagna un facile gusto dell ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] ; nella Linguae latinae resolvendae ratio (Jena 1704, pp. 4 s.) accennerà, tra i pochissimi, all'itinerario del C. dal primitivo progetto d'una partizione secondo modelli anatomici della lingua latina, a quello finale - che lo Sturm ebbe modo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] che la vita continua «oltre la morte empirica» (p. 150), quella vita che solo è «divenendo», «negando il proprio essere primitivo» (p. 157). «Negare se stessi. Morire. Immortalarsi, non restare attaccati a se stessi come l’ostrica allo scoglio» (p ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] dell’operetta, originalissima, in cui Sarpi illustra la genesi del sentimento religioso spiegata attraverso un’analisi psicologica dell’uomo primitivo, che considera l’idea del divino una proiezione della mente umana, poiché le opinioni che l’uomo è ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] dell'entusiasmo suscitato da Garibaldi nel proletariato inglese e con l'intervento indiretto di Mazzini nell'elaborazione del primitivo programma. Una volta a Firenze, l'agitatore si pose subito al lavoro, riprendendo i contatti con l'emigrazione ...
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Callisto I, santo
Emanuela Prinzivalli
Il Catalogo Liberiano dà come termini del suo episcopato il periodo dal 218 al 222. Una qualche incertezza permane sulla data di inizio, legata a quella dell'anno [...] del Dio personale, ereditata dal giudaismo. D'altra parte è una visione, quella callistiana, che supera il primitivo patripassianismo e propone un pensiero sufficientemente articolato, avendo un preciso punto di riferimento filosofico nello stoicismo ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] , erano nate entrambe nel 1995); infine, tra il 2002 e il 2003 si concretò la lunga gestazione di Stanze: da un primitivo progetto per una voce maschile e una femminile, l’opera si trasformò in una partitura per voce di baritono, coro di tre ...
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CONTINI, Giovan Battista
Hellmut Hager
Figlio di Francesco e di Agata Baronio, nacque a Roma il 7 maggio 1642 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parr. di S. Tommaso in Parione), Ebbe la prima formazione [...] di quello dì C. Fontana (Braham-Hager, 1977, pp. 19 s.), ma rimane piuttosto duro, senza sfumature e quasi primitivo, specialmente nella resa dei particolari figurativi, fatto sorprendente ìn un architetto che era stato uno degli allievi più intimi ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...