Re di Giuda, figlio di Giosia. Regnò dal 608 al 597 a. C. Fu posto sul trono dal faraone Necao, dopo la deposizione del fratello Ioacaz; e in questa circostanza il suo nome primitivo di Eliacim fu mutato [...] in Ioachim. Restò vassallo dell'Egitto, incontrando perciò all'interno una forte opposizione, il cui massimo esponente fu il profeta Geremia. Vinti gli Egiziani dai Babilonesi, I. subì le conseguenze della ...
Leggi Tutto
Storico e teologo tedesco (Langenscheid, Nassau, 1866 - Wünsdorf 1937). Prof. (1897) all'univ. di Heidelberg, poi (1908) di Berlino, ha lasciato opere fondamentali sulla filologia dell'Antico e del Nuovo [...] Testamento e sul cristianesimo primitivo: Bibelstudien (1895); Neue Bibelstudien (1897); Licht vom Osten (1908); Paulus (1911); De profundis (1925); Una Sancta (1937). ...
Leggi Tutto
Ioachim
Re di Giuda, figlio di Giosia. Regnò dal 608 al 597 a.C. Fu posto sul trono dal faraone Necao, dopo la deposizione del fratello Ioacaz; in questa circostanza il suo nome primitivo di Eliacim [...] fu mutato in Ioachim. Restò vassallo dell’Egitto, incontrando perciò all’interno una forte opposizione, il cui massimo esponente fu il profeta Geremia. Vinti gli egiziani dai babilonesi, I. subì le conseguenze ...
Leggi Tutto
Cantante italiana (Modena 1935 - ivi 2020). Soprano, ha studiato con C. Campogalliani, esordendo a Modena, nel 1955, come Micaela nella Carmen; nel 1963 ha trionfato alla Scala, in Bohème, diretta da H. [...] von Karajan. Al primitivo repertorio pucciniano e mozartiano, ha aggiunto più tardi alcune opere di Verdi; si è anche cimentata nel repertorio russo. ...
Leggi Tutto
Ebraista e storico del cristianesimo tedesco (Dessau 1814 - Cristiania 1892). Prof. di teologia (1857) all'univ. di Cristiania, scrisse di critica ed esegesi antico-testamentaria. Ma più importante è la [...] sua storia dei simboli del cristianesimo primitivo (Quellen zur Geschichte des Taufssymbols und der Glaubensregel, 1866-75). ...
Leggi Tutto
Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] egli non distinguerebbe ancora tra natura e soprannaturale (Le surnaturel et la nature dans la mentalité primitive, 1931, trad. it. 1973; La mythologie primitive, 1935, trad. it. 1973; L'expérience mystique et les symboles chez les primitifs, 1938 ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Brandeburgo 1777 - Berlino 1843) di lontana origine francese. Introdotto da A. W. Schlegel nella vita letteraria (Dramatische Spiele, 1804), rimase legato in tutta la sua produzione [...] ai più ovvî luoghi comuni romantici: esaltazione del mondo germanico primitivo (la trilogia Der Held des Nordens, 1808-10), dell'avventuroso Medioevo francese (il romanzo Der Zauberring, 1812), della patria tedesca vista con spirito nazionalistico- ...
Leggi Tutto
Storico (n. Mosca 1911 - m. 1988), prof. all'università di Leningrado. Interessato al problema delle origini del capitalismo, dedicò le sue ricerche alla storia dell'Italia tardomedievale e rinascimentale: [...] Očerk iz istorii rannego kapitalizma v Italii ("Saggio sulla storia del primitivo capitalismo italiano", 1951); Antipapskie vosstanija v Italia XIV v. (po materialam chronik Perudži i Bolon´i) ("Le sommosse antipapali nell'Italia del XIV sec. [ ...
Leggi Tutto
Prelato (Norwich 1504 - Lambeth 1575). Conseguì il baccellierato nel 1525 a Cambridge, dove nel 1527 era fellow. Prete, sentì l'influsso di H. Latimer e dei riformatori di Cambridge, accogliendo del luteranesimo [...] soprattutto l'esigenza di un ritorno al cristianesimo primitivo. Decano a Stoke-by-Clare (1535), dottore in teologia nel 1538, nel 1545 era vicecancelliere dell'univ. di Cambridge. Sposò Margaret Harlestone nel 1547 e in quegli anni, attraverso M. ...
Leggi Tutto
Teologo e storico luterano del cristianesimo (Annaberg, Sassonia, 1666 - Perleberg 1714). Dapprima insegnante privato a Quedlinburg e Allstadt e prof. a Giessen (1697-98), avvertendo l'insufficienza del [...] luteranesimo ufficiale, si volse, con spirito ascetico-mistico, allo studio del cristianesimo primitivo. Le sue opere Die erste Liebe des Gemeinden Jesu Christi, das ist wahre Abbildung der ersten Christen (1696), Geheimnis der göttlichen Sophie ( ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...