GEMMELLARO, Mario
Pietro Corsi
Nacque a Nicolosi, presso Catania, il 20 luglio 1773 da Gaetano e da Margherita Morabito.
Avviato allo studio del diritto, dopo essersi distinto nelle lettere classiche, [...] e collegate da canali sotterranei a un unico focolare centrale. Stabilì inoltre che la Val del Bove circoscriveva un primitivo cono eruttivo ora scomparso, mentre il Mongibello - come veniva allora chiamato il cono principale dell'Etna - era il più ...
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psicoanalisi
Simona Argentieri
La teoria psicologica creata da Freud
La psicoanalisi elaborata da Sigmund Freud alla fine dell’Ottocento è sia un metodo d’indagine sul funzionamento della mente umana, [...] da vari livelli, che Freud propose di chiamare Es, Io e Super-Io.
L’Es corrisponde al livello inconscio primitivo degli istinti (pulsioni) per distinguerli dagli istinti degli altri animali, che sono modelli di comportamento ereditari obbligati. Le ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] caratterizzate, appunto, da un minuto descrittivismo e da un bisogno irrazionalistico di ritorno igienico ad un mondo libero e primitivo, che prevaleva di gran lunga sulla pietà umana per gli orrori della guerra. Fu questo il credo ideologico, un ...
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GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] la storia della musica come principio regolatore e ordinatore della società. Partendo dalla "musica naturale" del mondo primitivo, il G. esaminò le funzioni della musica nell'evoluzione della società, distinguendo una "armonia voluttuosa", fonte di ...
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CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] tacitismo seicentesco, non fu estranea la lettura di alcuni scritti del Campanella (del Campanella già "macerato" nel suo primitivo orgoglio di audace riformatore e di ribelle alla Chiesa di Roma) che - banditi dalla censura, tenuti sotto sequestro ...
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BONO
Paolo Cammarosano
Fu l'organizzatore della vita monastica e il primo abate di S. Michele in Borgo, a Pisa. La trasformazione della chiesa di S. Michele in monastero avvenne nel 1016: il 25 aprile [...] paragone tra l'iniziale povertà della chiesa di S. Michele e l'abbondanza conseguita grazie all'opera dell'abate: in luogo del primitivo tugurio e della torre, la nuova chiesa ornata di colonne (per ottenere le quali B. si era recato a Roma), e il ...
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AVANZINI, Bartolomeo Luigi
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque a Roma, figlio del pittore Sante e di Porzia Del Fiume.
Il padre, nato a Siena nel 1581, come risulta da una lettera scritta dal Testi [...] sorrette da cariatidi e da paraste, balcone centinato al primo piano e padiglione centrale su cui, secondo il progetto primitivo, si innalzava una cupola (vedi disegno presso la Galleria Estense di Modena), ha nelle due ali binati di finestre ...
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DE VINCENTI, Antonio Felice
Daniele Pescarmona
Nacque a Torino intorno al 1690. Arruolatosi ancora giovane quale soldato del battaglione dei cannonieri, ebbe occasione di guadagnarsi di volta in volta, [...] i cambiamenti dei disegni esecutivi (datano al 1778 quelli radicali dell'architetto Giuseppe Viana): ma il pensiero autentico primitivo si può a tutt'oggi apprezzare grazie al modello ligneo conservato presso l'istituto di disegno della facoltà di ...
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BIANCO, Bartolomeo
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Como (il Merzario è l'unico studioso a sostenere che egli abbia avuto i natali a Genova) assai probabilmente poco prima del 1590; priva di fondamento [...] da Pier Antonio Corradi, suo allievo; in esso, solo la facciata ha mantenuto quasi del tutto il suo aspetto primitivo. Il palazzo Durazzo Pallavicini, assai originale per le due logge laterali che ne equilibrano la facciata, accompagnando col loro ...
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BASOLI, Antonio
Anna Ottani
Nacque a Castel Guelfo (Bologna) il 18 apr. 1774 da Lelio Andrea, discreto pittore di quadratura, Fu ornatista, scenografo e decoratore molto versatile, come rivelano alcuni [...] . Si insiste eccessivamente, nel tentativo di chiarire lo stile del B., sull'eredità bibienesca che, perduto il primitivo rigore prospettico, languiva a quel tempo fra ripetizioni accademiche scarsamente vitali. Certamente il B. dovette accogliere la ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...