Scrittore e giornalista italiano (San Luca, Reggio di Calabria, 1895 - Roma 1956). Antifascista, collaborò al periodico Il mondo di G. Amendola e fondò il Sindacato nazionale scrittori. Scrisse romanzi [...] : una sensualità tuttavia corsa da fremiti ancestrali, che gli fa vagheggiare quale eden originario un mondo elementare, primitivo, e una razionalità e moralità profonda che lo inducono a postulare la più rigorosa coerenza fra sentire, pensare ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] cui le classiche categorie di sostanza, causalità, unità, ecc. sono ricavate e analizzate sulla base del fatto primitivo di coscienza irriducibile in termini logico-concettuali. Di qui un cogliere l'organismo dall'interno, un distinguere nettamente ...
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Scrittrice danese (n. Rungsted, Copenaghen, 1885 - m. presso Rungsted 1962); figlia dell'ufficiale e scrittore Wilhelm Dinesen, sposò (1914) il cugino barone Bror B.-F., da cui divorziò nel 1921. Stabilitasi [...] , B.-F. unì all'estrema perizia tecnica della scrittura, che tende spesso a risolversi in arabesco, la ricerca di intrecci e svolgimenti bizzarri, l'amore per il raffinato gioco narrativo e il gusto del primitivo, dell'esotico e dell'eccentrico. ...
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AUDIFFREDI, Giovanni Battista
Paola Tentori
Nacque il 2 febbr. 1714 a Saorgio, da Giovanni Battista, di antica e nobile famiglia del ramo nizzardo dei consignori di Faucon, e da Margherita Bottone.
Nel [...] 1794.
Sotto la direzione dell'A., la biblioteca Casanatense attraversò un periodo di vero splendore: al fondo primitivo dei 25.000volumi lasciati per testamento dal fondatore della biblioteca, il cardinale Girolamo Casanate, all'Ordine domenicano ...
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CARRARA, Francesco
Francesco Raco
Nacque a Ghisalba, a pochi chilometri da Bergamo, il 1º nov. 1716 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi (Vistalli, p. 47 n. 9). Compiuti i primi studi a Bergamo, (insieme [...] le lodi del pontefice che in quel momento sedeva sul soglio di Pietro -, si distingue per alcuni nostalgici accenni al cristianesimo primitivo, verso il quale il C. nutriva una forte inclinazione e di cui trovava notevoli tracce nella dottrina, nella ...
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BALDIGARA (Baldigora, Baldigosa, Battigara), Giulio
Gaspare De Caro
Come il più famoso fratello Ottavio, lavorò a lungo al servizio dell'Impero. Nel 1559 fu incaricato dal vescovo di Nitra di ispezionare [...] per la costruzione. Il progetto fu approvato dal consiglio imperiale ed i lavori, che in alcuni casi si allontanarono dal disegno primitivo, furono iniziati nel 1580, sotto la direzione di Ottavio, al cui fianco rimase il B. sino al 1583. Dopo questa ...
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CALVI, Paolo
Giovanna Sarra
Nato a Vicenza il 23 febbr. 1716 da Iacopo e da Chiara Bernardi, entrambi discendenti da antiche famiglie patrizie vicentine, fu avviato agli studi in un collegio della città [...] in India.
Ma la vocazione missionaria del C. rimase inappagata: molto probabilmente ad indurre i superiori a scartare il primitivo loro disegno fu una più approfondita conoscenza del C., giudicato un buon oratore dall'immaginazione fervida e capace d ...
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García Lorca, Federico
Ines Ravasini
Il canto dell'Andalusia
Poeta istintivo, aperto a tutte le esperienze di vita e d'arte, Federico García Lorca è una delle voci più originali del Novecento spagnolo. [...] letterarie: tra il 1918 e il 1931 García Lorca scrive il Libro di poesie, il Poema del cante jondo ispirato al primitivo canto andaluso (antecedente al flamenco), le Suites modulate su variazioni di tipo musicale, le Canzoni in cui con un linguaggio ...
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BIANCHI (Bianco), Giovanni Battista
Giovanna Terminiello Rotondi
Esistono pochissime notizie biografiche di questo artista, vissuto verso la metà del sec. XVII e spesso erroneamente confuso con il quasi [...] Arvedi, ora Allegri, a Cuzzano di Grezzana, in Valpantena, una delle più fastose della provincia di Verona, riportata al primitivo splendore da un recente restauro.
Nell'edificio la cura per la bellezza formale dimostra che l'artista è ancora legato ...
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Savelli, Angelo
Simona Ciofetta
Pittore e scultore, nato a Pizzo Calabro (Catanzaro, poi Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, morto a Boldeniga nel comune di Dello (Brescia) il 27 aprile 1995. Si formò [...] dell'atmosfera di rinnovamento culturale del dopoguerra a Roma (fu tra i fondatori dell'Art Club nel 1945), dal primitivo espressionismo (Piazza del Pantheon di notte e Nudo, presentati alla Quadriennale di Roma del 1943) giunse a un particolare ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...