Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] tesi finì per condividere la sorte di tutto l’evoluzionismo classico quando si appurò che anche i popoli più primitivi conoscevano divinità personali e parecchi anche un Essere supremo. Volendo operare ancora con il termine m., sembrava più utile ...
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Città della Toscana occidentale (185,1 km2 con 90.036 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a circa 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale costiera formata dall’Arno, che l’attraversa dividendola [...] in due parti, di cui quella destra contiene il nucleo primitivo dell’abitato, mentre quella sinistra è posteriore al Mille.
Formatasi in età antica, P. fiorì agli inizi dell’era volgare come nodo di traffici sulla Via Aemilia Scauri, che conduceva da ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] .
L'anno seguente il B. raccolse una serie di ventuno tra i suoi scritti di maggior rilievo: Saggi sul cristianesimo primitivo (Città di Castello 1923), e una serie di suoi articoli già apparsi su alcuni quotidiani: Voci cristiane (Roma 1923). La ...
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Compagno (m. 1271) di s. Francesco, che lo volle come segretario e confessore e che per lui scrisse le Laudi del Signore. Forse già sacerdote quando divenne seguace del santo d'Assisi, dopo la sua morte [...] scrisse, con i confratelli Angelo e Rufino, la Legenda trium sociorum; interessanti per la storia del primitivo francescanesimo (alle opere di frate L. si riallacciarono gli spirituali) sono i Verba sancti Francisci e il De intentione regulae sancti ...
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Atto reverenziale consistente nel piegare temporaneamente un ginocchio o nel tenere piegate tutte e due le ginocchia a terra.
Fu gesto tipico per esprimere sottomissione totale e umiltà sia di fronte agli [...] dei sia di fronte al re presso i Babilonesi e si diffuse poi in tutto il Vicino Oriente. Nel cristianesimo primitivo, come nell’ebraismo, era generalmente evitata; nella liturgia della Chiesa latina entrò lentamente dai tempi del monachesimo in poi e ...
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Svantevit La divinità suprema degli Slavi dell’isola di Rügen con culto ad Arkona, tramandato da Helmold e da Saxo Grammaticus. Il nome compare in diverse varianti grafiche che rinviano tutte a una forma [...] connessa con svętŭ, da intendersi nel significato di ‘santo’ (più idoneo a una figura di divinità suprema) o in quello primitivo di ‘forte’, ‘potente’. Secondo la descrizione di Saxo, il simulacro quadricefalo di S., con la barba e le chiome rasate ...
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Predicatore e scrittore francescano (sec. 14º), detto anche (sembra erroneamente) "della Rossa" (Rubeae). Ebbe varie cariche nell'ordine; seguì Michele da Cesena per cui fu processato (1330), poi perdonato. [...] Autore di sermoni e di una Historia passionis Christi, è noto soprattutto per il Tractatus de indulgentia S. Mariae de Portiuncola (ed. P. Sabatier, 1900), importante per documenti e ricordi sul francescanesimo primitivo. ...
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Teologa statunitense (Bow, New Hampshire, 1821 – Newton, Massachusetts, 1910). Fondatrice del movimento religioso cristiano noto sotto il nome di Christian Science, la cui Chiesa madre fu aperta a Boston [...] decenni successivi, i princìpi di una dottrina volta a recuperare le facoltà salvifiche e terapeutiche del cristianesimo primitivo. Fondatrice del Massachusetts Metaphysical College (1881) e del quotidiano Christian Science Monitor (1908), tra i suoi ...
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(VIII, p. 36; App. IV, I, p. 320)
La vitalità del b. contemporaneo, sia sul piano della ricerca scientifica, sempre più rigorosa e documentata (A. Bareau, H. Bechert, A. W. P. Gurugé, H. Nakamura, G. Tucci), [...] di rinnovamento a far sentire più forte la necessità di un ritorno all'antico, alla limpida essenzialità del primitivo insegnamento etico. Sul piano pratico, il progressivo affermarsi delle associazioni buddhiste ha evidenziato la necessità di dare ...
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Atto religioso con cui si cerca di calmare l’ira e di conciliare il favore della divinità.
In storia delle religioni, il presupposto della p. è che il soggetto (che può essere sia un individuo sia una [...] infrazione di ordine rituale o, nelle religioni a contenuto etico, di ordine morale. Nelle religioni di tipo primitivo o arcaico non è affatto necessario che il soggetto abbia la coscienza di aver commesso, intenzionalmente o involontariamente ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...