Filologo e storico del cristianesimo (Londra 1860 - Oxford 1930). Lettore di studî biblici (1906-10), di storia e letteratura del cristianesimo primitivo (1914-20), prof. di esegesi all'univ. di Oxford [...] (1920). Sue opere principali: Ecclesiae occidentalis monumenta iuris antiquissima (vol. 1º in 3 parti, 1899, 1904, 1913; vol. 2º in due parti, 1907, 1913) e l'edizione (in collab. con W. Sanday) del Novum ...
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Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] ricorso all’o. permette allora il controllo dell’oggetto, sia interno sia esterno, e qualifica difese primitive come il diniego e l’idealizzazione, risultando quindi elemento caratteristico delle difese maniacali.
Religione
Attributo della divinità ...
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primitive, religióni Locuzione con cui si fa riferimento in senso generale ai sistemi di credenze di popoli o gruppi etnici extraeuropei. L'impiego del termine "primitivo", sottoposto a una sostanziale [...] paradigmi evoluzionistici, da cui pure esso è mutuato.
Storia degli studi
Teorie evoluzionistiche
Il concetto di "religioni primitive" come forme meno evolute e contrapposte alle grandi religioni monoteistiche si è venne definendo sulla base degli ...
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Prelato anglicano (Guildford, Surrey, 1562 - Croydon 1633), fratello di Sir Maurice e di Robert; arcivescovo di Canterbury dal 1611. Fedele alla tradizione dell'anglicanesimo primitivo, avverso perciò [...] all'arminianismo e al cattolicismo (quindi alla Francia e alla Spagna), favorì il riavvicinamento ai protestanti tedeschi (matrimonio della principessa Elisabetta con l'elettore palatino Federico V). L'intransigente ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] interpretando moralisticamente e individualisticamente il Nuovo Testamento. Difese, nella critica storico-letteraria, posizioni piuttosto conservatrici e, poco portato alla storia della cultura, rimase ...
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Teologo francescano (m. 1258), forse nativo del Somerset, discepolo di Roberto Grossatesta; nel 1239, nel Capitolo generale di Assisi, si schierò per un ritorno al primitivo spirito della Regola francescana. [...] Tra il 1247-48 e il 1249-50 fu il primo maestro francescano a Oxford. Godé di grande fama ed è celebrato da R. Bacone (con Roberto Grossatesta) tra i "maggiori chierici del mondo, perfetti nella scienza ...
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Storico e teologo tedesco (Langenscheid, Nassau, 1866 - Wünsdorf 1937). Prof. (1897) all'univ. di Heidelberg, poi (1908) di Berlino, ha lasciato opere fondamentali sulla filologia dell'Antico e del Nuovo [...] Testamento e sul cristianesimo primitivo: Bibelstudien (1895); Neue Bibelstudien (1897); Licht vom Osten (1908); Paulus (1911); De profundis (1925); Una Sancta (1937). ...
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(ebr. Mishlē) Libro dell’Antico Testamento, primo tra i libri didattici, appartenente più precisamente alla poesia gnomica (➔ gnome). La sua composizione avvenne secondo alcuni autori progressivamente, [...] per l’aggiungersi dei nuovi nuclei a quello primitivo; secondo altri, invece, la raccolta fu fatta solo dopo che le singole parti erano già costituite. Da un punto di vista cronologico, la conclusione del processo compilativo può porsi intorno al 3° ...
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Ebraista e storico del cristianesimo tedesco (Dessau 1814 - Cristiania 1892). Prof. di teologia (1857) all'univ. di Cristiania, scrisse di critica ed esegesi antico-testamentaria. Ma più importante è la [...] sua storia dei simboli del cristianesimo primitivo (Quellen zur Geschichte des Taufssymbols und der Glaubensregel, 1866-75). ...
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(gr. ῎Ισϑμια) Antica località sull’istmo di Corinto. Abitata già in età micenea, come mostra un lungo tratto di fortificazione (13° sec. a.C.), divenne importante soprattutto a partire dall’8° sec. a.C. [...] Il primitivo tempio di Poseidone (7° sec. a.C., più volte ricostruito) è uno dei più antichi templi dorici costruiti in Grecia. Si conservano resti di altre strutture, datate dal 5°-4° sec. a.C. al 1° (stadio, edificio per banchetti, teatro, tèmenos, ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...