LIBRI (Libri Carucci), Guglielmo
Livia Giacardi
Nacque a Firenze il 2 genn. 1802 da Giorgio, conte di Bagnano, e da Rosa Del Rosso, entrambi appartenenti a famiglie dell'antica nobiltà toscana. Per [...] sulla storia della scienza ed è soprattutto in questo settore che il L. diede i contributi più rilevanti. Ritornò al suo primitivo progetto, e lo ampliò fino a comprendere lo studio della storia della scienza in tutta l'Italia fino al Seicento. La ...
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DE MARI, Ansaldo
Jean- A. Cancellieri
Figlio del console Angelerio, ucciso nel 1187 nel corso delle lotte intestine che a Genova, nella seconda metà del secolo XII opponevano tra di loro le fazioni [...] Colombano, dal nome del principale castello posseduto in passato dagli Obertenghi, marchesi di Massa e di Rostino.
Il nucleo primitivo di questa signoria si condensò nel giro di pochi mesi (fine 1245-1246) attraverso azioni di guerra e soprattutto l ...
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BARBIANO di Belgioioso, Carlo
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Nacque nel 1458 o nel 1459 da Ludovico Barbiano, conte di Belgioioso, e da Eleonora di Raffaele Mandelli. Da lui il nome del feudo divenne parte integrante del cognome [...] l'affannoso prodigarsi del B. non sarebbe bastato a sventare la minaccia se la rapida guarigione del re non avesse ristabilito il corso primitivo degli eventi.
Poi il B. seguì Carlo VIII a Firenze ed a Roma, mettendo a frutto l'appoggio del re nella ...
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PALLOTTINO, Massimo
Filippo Delpino
PALLOTTINO, Massimo. – Figlio di Carlo, funzionario ministeriale, e di Margherita Perotti, nacque a Roma il 9 novembre 1909, primo di quattro fratelli (Adriano, nato [...] e a Colonia nel 1956), a Kunst und Kultur der Etrusker (Vienna 1966, Stoccolma e Torino 1967), a Civiltà del Lazio primitivo (Roma 1976-77, con riedizioni minori a Parigi nel 1977, Budapest nel 1979, Bucarest nel 1981), a Prima Italia. Arts italiques ...
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CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] non possono penetrare la perfezione, "sia per la limitata forza dei nostri organi, sia per l'alterazione del primitivo ordine delle cose". In questa prospettiva, nega ogni possibile esemplarità alla pittura italiana delle origini (Cimabue e Giotto ...
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CARRERA, Pietro
Salvatore Nigro
Nacque a Militello (Catania) il 12 luglio 1573 da Mariano e da Antonia Severino. Il padre, un artigiano coinvolto nella crisi delle arti meccaniche, trovò nell'abito [...] di poetici fiori". Non fu mai stampato il terzo volume delle "memorie" dedicato alle famiglie illustri di Catania; ma al primitivo disegno di esso risalgono i tre libri Della famiglia Tedeschi stampati, sempre a Catania, nel 1642. In risposta all ...
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DE MARINI, Giovanni Filippo
Giuliano Bertuccioli
Nato a Taggia (Imperia) nel 1608, entrò nel 1625 nel collegio di S. Andrea della Compagnia di Gesù a Roma. Dopo aver terminato gli studi ed essere stato [...] , a confutatione di diverse sette d'idolatri di quelli habitatori. Divisa in due parti;una volta a Venezia, col titolo primitivo. Tradotta in francese, ebbe tre edizioni, ciascuna con un titolodiverso, scelto in modo da dare maggior enfasi alla parte ...
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CAETANI, Leone
Francesco Gabrieli
Nato a Roma il 12 sett. 1869, primogenito di Onorato, principe di Teano, poi duca di Sermoneta, e di Ada Bootle Wilbraham, crebbe nell'avito palazzo delle Botteghe [...] spregiudicata simpatia, ma forse senza giungere a penetrarne l'intimo, religioso segreto; mentre nella galleria di personaggi del primitivo Islam egli seppe con occhio acuto discernere e analizzare grandi personalità (Abu Bekr, Omar, Ali, gli altri ...
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BORGHESI, Tiberio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Siena da Giovanni Battista e da Aurelia Bargagli il 29 luglio 1720. Avviato allo stato sacerdotale, studiò nel locale seminario, divenendo prete il 21 [...] de Ricci nella diocesi pistoiese: la loro azione si concluse con le dimissioni del de Ricci e con un ritorno completo allo stato primitivo.
Il B. morì a Siena nel marzo 1792.
Fonti e Bibl.: Arch. Segr. Vat., Proc. Consist. 150, ff. 476-484; 163, ff ...
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BOSIO, Antonio
Nicolar Parise
Figlio illegittimo di Giovanni Ottone, ricevitore e poi vicecancelliere dell'Ordine gerosolimitano, nacque alla Vittoriosa nell'isola di Malta nel 1575. Trascorsa la fanciullezza [...] . Pietro e di due del Lateranense: due manoscritti sono, invece, di S. Cecilia e due di S. Maria ad Martyres.
Il primitivo progetto del B. era di scrivere la Roma sotterranea in latino; ne è prova un frammento conservato sempre alla Vallicelliana nel ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...