FELICI, Riccardo
Roberto Maiocchi
Nacque a Parma l'11 giugno 1819. Le sue origini sono oscure: nell'ambiente dei suoi amici e degli allievi più intimi circolava la voce che fosse figlio illegittimo, [...] . Pacinotti, O. F. Mossotti e C. Matteucci. Soprattutto per influenza di quest'ultimo il F. abbandonò il suo primitivo progetto e si dedicò alla fisica, cominciando quasi immediatamente ad aiutare il Matteucci nel lavoro di laboratorio. Dal Matteucci ...
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Arcalli, Kim (propr. Franco)
Enzo Siciliano
Montatore e sceneggiatore, nato a Roma il 13 marzo 1929 e morto ivi il 24 febbraio 1978. Eminente figura di cineasta, seppe innovare lo stile del montaggio [...] il possesso pieno, da protagonista, della penombra della moviola, dove un film, sul filo e oltre il primitivo progetto, diventa flusso coerente di sequenze, visione, racconto. Prestigiose le sue numerose collaborazioni, da Michelangelo Antonioni a ...
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Architetto (Roveredo, Canton Grigioni, 1642 circa - Monaco di Baviera 1724), il più importante esponente di una famiglia di stuccatori e architetti attivi in Baviera. Alla corte di Baviera dal 1673, vi [...] una navata ovale coronata da cupola e una facciata ondulata aggettante fra due torri; ancora non terminato alla morte di Z., l'edificio, dopo un disastroso incendio nel 1742, fu restaurato e completato, secondo il primitivo progetto, da J. Schmuzer. ...
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Filosofo francese (Fontainebleau 1832 - ivi 1918), prof. di filosofia all'École normale di Parigi (dal 1864). Nella sua opera principale, Du fondement de l'induction (che nella 3a ed., 1896, reca in appendice [...] come presenza nell'uomo di tendenze analoghe già operanti in seno alla natura. L. passa così da un primitivo "idealismo" in qualche modo materialistico, a un "realismo spiritualista". Le sue posizioni influenzarono largamente il successivo sviluppo ...
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Guglièlmo I imperatore di Germania e re di Prussia. - Figlio secondogenito (Berlino 1797 - ivi 1888) di Federico Guglielmo III di Prussia e di Luisa, nel 1861 succedette al fratello Federico Guglielmo. [...] morte salì al trono (1861). Come primo atto di sovrano, G., che nel frattempo aveva molto temperato il suo primitivo conservatorismo, fece dimettere il ministero del reazionario O. Mateuffel. Nella sua azione di governo volle realizzare un tipo di ...
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Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] (all'inizio o più avanti, come una digressione). Per la geniale fusione tra mito e realtà storica, per il vigore primitivo dell'espressione artistica, il poema fu ammirato dagli antichi e fu d'esempio a Ennio e Virgilio; ne restano brevi frammenti ...
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Nakagami, Kenji
Maria Teresa Orsi
Scrittore giapponese, nato a Shingū (Wakayama) il 2 agosto 1946, morto a Tokyo il 12 agosto 1992. Cresciuto in una comunità di burakumin (letteralmente "gente di villaggio", [...] , N. ricorre al fantastico, al mito e alla leggenda, creando una personale e inquietante visione di un Giappone primitivo, dove le regole della convivenza sociale sono ribaltate e la presenza di situazioni condannabili dal punto di vista della morale ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] rivolto a oggetti materiali, in legno o in pietra, rappresentava, nella sua prospettiva, il necessario esito di un pensiero primitivo non ancora in grado di procedere per astrazioni e portato quindi a fissarsi su oggetti tangibili, visibili. In essi ...
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aggressività In psicologia, stato di tensione emotiva generalmente espresso in comportamenti lesivi e di attacco. Il problema dell’a. ha assunto crescente importanza per le scienze naturali e umane.
In [...] a conservare la sostanza vivente e ad aggregarla in unità sempre più complesse, le seconde invece a ricondurla al primitivo stato inorganico. Dalla pulsione di morte derivano – afferma Freud in Das Ich und das Es (1923) – «tendenze distruttive», che ...
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Musicista (Pietroburgo 1833 - ivi 1887). Studiò specialmente con M. Balakirev, entrando così nel vivo della corrente nazionale russa. Professore di chimica, B. non poté mai dedicare liberamente il suo [...] per archi. Alcuni lavori rimasti incompiuti furono terminati da Rimskij-Korsakov, e da A. Glazunov. Tra la potente genialità del primitivo, propria di Musorgskij, e la raffinatezza tecnica di Rimskij-Korsakov, l'arte di B. esprime la voce di un ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...