Fernandez, Emilio
Nuria Vidal
Fernández, Emilio (propr. Fernández Romo, Emilio)
Regista e attore cinematografico messicano, nato a El Hondo (Coahuila) il 26 marzo 1904 e morto a Città di Messico il [...] indio'. Esordì nella regia nella prima metà degli anni Quaranta, creando un potente stile figurativo che esalta il paesaggio primitivo e le radici culturali indigene del suo Paese. Raggiunse il successo con Flor silvestre (1943; Messico insanguinato ...
Leggi Tutto
Scrittore e giornalista (Paganica 1860 - Napoli 1917); fece gli studî di lettere a Roma, dove cominciò a collaborare al Capitan Fracassa con scritti di critica e polemica letteraria, legandosi di amicizia [...] Don Chisciotte (1885), che, con le novelle di Il processo di Frine (1884), ambientate in un Abruzzo selvaggio e "primitivo", gli diede fama di scrittore robusto e polemista scintillante. Con la Serao passò alla Tribuna (i suoi articoli sono raccolti ...
Leggi Tutto
Pasolini, Pier Paolo
Emanuela Bufacchi
La nostalgia dell’innocenza
Poeta, narratore, regista e polemista, Pier Paolo Pasolini è stato l’intellettuale più discusso, amato e criticato del Novecento italiano. [...] linguistica: il dialetto friulano. Una lingua che appare, al poeta, pura e inedita, adatta a esprimere quel mondo primitivo e autentico che egli vuole rappresentare. Sarà ancora in questi luoghi che egli maturerà le principali scelte esistenziali: l ...
Leggi Tutto
Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] (in particolare di J. Locke) e utilitaristica: egli intende quindi il delitto come violazione dell'ordine sociale (e del primitivo "contratto") e la pena come una difesa di questo: di qui la polemica contro la pena di morte "né utile ...
Leggi Tutto
EGIDIO di Assisi
Silvana Vecchio
Era originario di Assisi, ed era molto probabilmente illetterato, ma nulla sappiamo della sua famiglia e della sua vita fino al momento in cui, il 23 apr. 1209, decise [...] III, Parisiis-Romae 1866, pp. 244-249).
Di fatto nessun processo di canonizzazione fu intrapreso, e le tracce di un primitivo culto popolare sembrano svanire nel corso del secolo XIV. Il sarcofago di E., quasi dimenticato per molti anni, fu oggetto ...
Leggi Tutto
Gauguin, Paul
Flaminia Giorgi Rossi
L'artista in fuga dalla civiltà
Il nome del pittore francese Paul Gauguin è legato al mito dell'artista ribelle e vagabondo e alle sue fughe in Polinesia. Nell'arte [...] , avvenuta nel 1903.
Il percorso di Paul Gauguin è come un viaggio indietro, verso le origini e gli istinti primitivi dell'uomo. Questo processo in pittura si traduce in uno stile volontariamente rudimentale. Uno stile dove le forme sono semplificate ...
Leggi Tutto
Storico dell'antichità (Amburgo 1855 - Berlino 1930); professore di storia antica a Lipsia (1884), a Breslavia (1885), a Halle (1889), a Berlino (1902-25). Dopo due brevi saggi, una Geschichte der Troas [...] nuove edizioni dei volumi pubblicati aggiornandoli mano a mano, e aggiungendovi un volume introduttivo antropologico-etnologico sull'uomo primitivo. Il lavoro fu preparato con storie speciali, come quelle dell'Egitto (1887) e degli Ebrei (1896 e 1906 ...
Leggi Tutto
Architetto (n. forse Bologna 1350 circa - m. tra il 1401 e il 1402), operoso nella città e nel territorio di Bologna. Tra il 1382 e il 1388 venne incaricato dal comune di lavori di fortificazione in città [...] Bologna voleva grandiosa, sull'esempio del duomo di Milano e di quello di Firenze. In essa ciò che rimane del primitivo progetto di A. denota un'originale elaborazione di elementi gotici, anche oltremontani, in ritmi ampî e spazî chiaramente composti ...
Leggi Tutto
Antropologo italiano (San Vito al Tagliamento 1916 - Palmanova 2005), insegnò nelle univ. di Pavia, Firenze e Trieste, di cui fu professore emerito. Inizialmente influenzato da B. Croce, si avvicinò successivamente [...] che caratterizzano, in ogni tempo, gli esseri umani. Tra le altre opere: Lo spirito religioso del mondo primitivo (1960); Antropologia funzionale (1967); Manuale di antropologia culturale (1971); Valori, classi sociali, scelte politiche (in collab ...
Leggi Tutto
Organo genitale maschile. Ha una particolare importanza in connessione con riti, miti, raffigurazioni ( fallicismo). Nelle religioni il f. allude all’aspetto maschile delle forze generatrici, sia sul piano [...] una processione in cui veniva recato in giro il simulacro fallico, simbolo della fecondità. Il suo nucleo primitivo sarebbe ancora riconoscibile nelle parabasi delle commedie di Aristofane.
Nella teoria psicanalitica delle pulsioni, si chiama fase ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...