Editore e tipografo (n. 1721 o 1725 - m. Firenze 1795); operoso a Firenze, proprietario dal luglio 1772 della Stamperia granducale cui ridiede il primitivo lustro. Fu editore di testi, illustratore di [...] memorie sacre fiorentine, e autore di due guide alle bellezze artistiche di Firenze (L'antiquario fiorentino, 2a ed. 1771, e Guida al forestiero ecc., 8a ed. 1804). La Stamperia granducale rimase per un ...
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Prelato anglicano (Guildford, Surrey, 1562 - Croydon 1633), fratello di Sir Maurice e di Robert; arcivescovo di Canterbury dal 1611. Fedele alla tradizione dell'anglicanesimo primitivo, avverso perciò [...] all'arminianismo e al cattolicismo (quindi alla Francia e alla Spagna), favorì il riavvicinamento ai protestanti tedeschi (matrimonio della principessa Elisabetta con l'elettore palatino Federico V). L'intransigente ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] interpretando moralisticamente e individualisticamente il Nuovo Testamento. Difese, nella critica storico-letteraria, posizioni piuttosto conservatrici e, poco portato alla storia della cultura, rimase ...
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Teologo francescano (m. 1258), forse nativo del Somerset, discepolo di Roberto Grossatesta; nel 1239, nel Capitolo generale di Assisi, si schierò per un ritorno al primitivo spirito della Regola francescana. [...] Tra il 1247-48 e il 1249-50 fu il primo maestro francescano a Oxford. Godé di grande fama ed è celebrato da R. Bacone (con Roberto Grossatesta) tra i "maggiori chierici del mondo, perfetti nella scienza ...
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Scrittore politico e giurista russo (Pietroburgo 1818 - ivi 1885); prof. di storia del diritto nell'univ. di Mosca e di diritto civile in quella di Pietroburgo. Dopo un primitivo accostamento alla corrente [...] occidentalista (Belinskij, Granovskij e Herzen), si orientò verso i populisti, mantenendo una impostazione di fedeltà al regime zarista. In questo senso sostenne la necessità di una riforma agraria come ...
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Teologo e filologo luterano (n. Greiz 1835 - m. 1912). Studiò i detti extracanonici di Gesù, tentandone una ritraduzione in ebraico, in cerca di quello che sarebbe stato il "vangelo primitivo" fonte dei [...] sinottici (Agrapha, 1889; Die Logia Jesu, 1898; Der Paulinismus und die Logia Jesu, 1904) ...
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Medico (S. Thomas, Danimarca, 1855 - Amburgo 1925), prosettore nell'ospedale di S. Giorgio ad Amburgo, poi (1919) prof. in quell'università. n Morbo di S.: quadro clinico d'ipopituitarismo primitivo dovuto [...] a necrosi ischemica dell'ipofisi anteriore, caratterizzato da dimagrimento progressivo, ipogenitalismo, distrofia della cute e suoi annessi, disturbi del circolo (bradicardia, ipotensione), diminuzione ...
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Restauratore di monumenti (Bologna 1848 - ivi 1913). Restaurò i principali edifici bolognesi, da S. Francesco al palazzo di re Enzo, dalla Mercanzia al palazzo del Podestà, mirando a ripristinarne l'aspetto [...] primitivo; restaurò inoltre il castello di Bentivoglio, presso Bologna, e quello di S. Martino in Soverzano presso Minerbio. ...
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Filosofo e psicologo (Gotha 1821 - Monaco di Baviera 1864). Allievo di Herbart, prof. all'univ. di Marburgo dal 1862. Particolare interesse suscitarono le sue ricerche sulla psicologia dei popoli allo [...] stato primitivo (Anthropologie der Naturvölker, 6 voll., 1859-72), le quali avrebbero dovuto fornire il punto di contatto fra lo studio dell'uomo come essere naturale e quello dell'uomo come essere spirituale. Scrisse, oltre che di psicologia, ...
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Banchiere statunitense (New York 1819 - ivi 1902), uomo d'affari, collezionista d'arte; fu tra i fondatori del Metropolitan Museum (1870), che arricchì di collezioni d'arti minori e del quale integrò il [...] primitivo nucleo di pitture fiamminghe e olandesi col dono di circa 50 opere (Petrus Christus, van Dyck, Vermeer, Rembrandt, Hals, Ruysdael, ecc.). La casa di M., che R. M. Hunt costruì (1884) a New York per lui, notevole anche per gli arredi e le ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...