GRAZIANI, Francesco, detto Ciccio Napoletano
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo a Napoli e a Roma nella seconda metà del XVII secolo. Nacque probabilmente [...] Spadaro (Domenico Gargiulo) e Filippo Napoletano (Filippo di Liagno) che per primi svilupparono questo filone iconografico dal primitivo indirizzo storico-celebrativo a quello della pittura di genere. L'originalità del G. sta nell'aver ravvivato ...
Leggi Tutto
MOR, Carlo Guido
Giorgio Zordan
MOR, Carlo Guido. – Nacque a Milano il 30 dicembre 1903, da Carlo Antonio, direttore didattico e cultore di storia, e da Adele Dell’Acqua, maestra elementare.
Dopo la [...] costantiniana a quella post-carolingia, ordinamenti e legislazione dell’Italia meridionale, assetto politico-costituzionale del primitivo Ducato veneziano o rapporti tra Serenissima e Terraferma durante il formarsi del Dominio marciano.
Se alcune ...
Leggi Tutto
CARNILIVARI (Carnalivari, Carnelivari, Carnelivariis, Carnevali), Matteo
Arnaldo Venditti
Di questo architetto, cui Noto diede i natali nella prima metà del XV sec. e che oggi e giustamente considerato [...] 1494 è il Grisafi che sovrintende alla esecuzione dell'opera, la quale fu compiuta solo in parte, rispetto al primitivo programma, e ciò sia per motivi contingenti (la morte della moglie di Guglielmo) sia per probabili difficoltà economiche insorte ...
Leggi Tutto
DELLA VALLE, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli l'11 genn. 1886 da Antonio e da Giuseppa Matronola; la sua formazione culturale risentì della personalità e dell'ambiente scientifico del [...] ancora unite da un esile lembo di tessuto, le due parti dell'arto: otteneva da ogni superficie un arto uguale a quello primitivo e i due nuovi erano simmetrici tra loro. Quali le cause per cui sono possibili destini tanto diversi di una stessa'massa ...
Leggi Tutto
RIO, Nicolo da
Ezio Vaccari
RIO, Nicolò da. – Nacque a Padova il 5 agosto 1765, primogenito di Girolamo, membro di nobile famiglia padovana, e di Maria Campelli.
Con il fratello Girolamo ebbe come precettori [...] qui si negava decisamente l’origine ignea della trachite o «masegna», considerata non una lava, ma un porfido primitivo «d’antichissima formazione» e quindi, come affermava Werner, formatosi per cristallizzazione in un fluido, «che ha preesistito ai ...
Leggi Tutto
RENIER MICHIEL, Giustina
Adriana Chemello
RENIER MICHIEL, Giustina. – Nacque a Venezia il 15 ottobre 1755, nella parrocchia di San Stae, dal N.H. Andrea Renier e da Cecilia Manin. Suo padrino fu il [...] Feste veneziane riportarono in vita usi e costumi di un mondo remoto, restituendone il loro autentico e primitivo significato, e rappresentarono un efficace antidoto allo struggimento nostalgico e al languore sentimentale. Renier enunciò la finalità ...
Leggi Tutto
MARUCCHI, Orazio
Massimiliano Munzi
– Nacque a Roma il 10 nov. 1852 da Temistocle, ingegnere e accademico di S. Luca, e da Virginia Cecconi.
Il padre, ancora giovane allievo della Scuola speciale pontificia [...] , fondata da mons. G. Toniolo nel 1899 – e con l’importanza che la riscoperta del cristianesimo primitivo, attraverso l’archeologia cristiana, venne assumendo quale fondamento apologetico del rinnovamento storico-ecclesiastico d’età leonina. Sulla ...
Leggi Tutto
DATTARI (Dactari, Dattili, Datili, Datari, Del Dattero), Scipione
Carla Benocci
Documentato a Bologna come architetto e ingegnere nel 1556, quando riceve un pagamento di 30 lire (Gualandi, 1845, p. [...] del 1889 e ricostruito nel lato sud di uno dei nuovi palazzi in via Ugo Bassi (vedi la foto del primitivo palazzo ibid., fig. 71). Si tratta di una severa costruzione tardomanieristica, con un interessante contrapposto tra le cornici bugnate, le ...
Leggi Tutto
D'ASTI, Donato Antonio
Aldo Mazzacane
Nacque a Bagnoli Irpino (Avellino) da Giambattista e Laura Pallante il 13 giugno 1673 (secondo altri il 15 giugno 1677). Di famiglia modesta, ma non digiuna di [...] storia giuridica medievale" delle "costumanze e leggi" dei popoli germanici insediatisi nei territori dell'antico Impero romano. Il primitivo progetto di "una distinta e compiuta storia della Ragion feudale" si era poi modificato e ridotto (Dell'uso ...
Leggi Tutto
Nacque a Cuneo il 27 febbr. 1902 da Arnaldo, colonnello di artiglieria, e dalla nobile piemontese Delfina di Rovasenda (o Roasenda). Conclusi gli studi secondari, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] , in Arch. di antropologia criminale, psichiatria e medicina legale, LII [1932], pp. 49-75; Sullo sviluppo del rene primitivo negli embrioni umani, in Boll. della Società italiana di biologia sperimentale, XIV [1939], pp. 334-340; Il problema ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...