Borgo parlamentare dell'East Riding, nel Yorkshire (Inghilterra); è situata a 11 km. a N. di Hull; è nodo ferroviario e nel 1921 aveva 13.469 ab. In essa è celebre il Beverley Minster, chiesa che fu edificata [...] nel sec. XIII, riuscendo nell'insieme di un bellissimo stile gotico. Notevoli sono il doppio transetto, nel più puro gotico primitivo, e la navata, che nella maggior parte è di stile "geometrico", con un interessante matroneo e con angeli scolpiti al ...
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Storico e teologo, nato a Langenscheid in Nassau nel 1866, ora professore di teologia a Berlino. La sua attività di storico e di esegeta del Nuovo Testamento prende le mosse da una posizione protestante-liberale [...] mistico-cultuale del cristianesimo, contro la concezione teorico-dottrinale, e nella colorazione orientale-asiatica del cristianesimo primitivo, spogliandolo dal colorito occidentale assunto in seguito. Il D. ha tolto gli studî di filologia biblica ...
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MALINOWSKI, Bronislaw
Herbert John Fleure
Studioso d'antropologia sociale, nato in Polonia il 4 aprile del 1884. Passò quattro anni fra gl'indigeni delle isole a oriente della Nuova Guinea, dedicandosi [...] accettata) che la ricerca del cibo e i fatti inerenti a essa rappresentino l'occupazione principale dell'uomo primitivo e ha insistito sull'importanza essenziale rappresentata dai bisogni e dalle tendenze sociali dell'uomo. Sue opere principali ...
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PETTENKOFEN, August Xaver
Hans Tietze
Pittore e incisore, nato il 10 maggio 1822 a Vienna, ivi morto il 21 marzo 1889. Studiò all'Accademia viennese con L. Kupelwieser e F. Eybl. Influenzato prima dai [...] a trattare temi italiani, specie veneziani e napoletani. Sotto queste diverse influenze il P. passò dal primitivo stile prevalentemente lineare a uno pittorico, quasi impressionistico. Tra le collezioni pubbliche particolarmente iicche di opere di ...
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ROSHEIM
R. Lehni
Città della Francia nordorientale, situata in Alsazia (dip. Bas-Rhin).
Storia e urbanistica
Le prime notizie certe sull'insediamento di R. risalgono al 1051, quando papa Leone IX (1049-1054) [...] (Will, 1965, p. 215): a questa data doveva già essere in via di formazione, raccolto intorno alla chiesa stessa, il primitivo nucleo della città, che si sviluppò poi nel secolo successivo sotto la protezione degli Hohenstaufen, e che fu cinto da mura ...
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(gr. Γόρτυς o Γορτύνη) Antica città cretese. Il luogo, abitato già in età paleolitica, poi tardominoica, fu occupato agli inizi del 1° millennio a.C. da ondate di colonizzatori predorici e dorici, che [...] luce il pretorio, con statue e iscrizioni, il ninfeo, le terme (Megali Porta), il ginnasio, i teatri e lo stadio. Del primitivo culto cristiano esistono a G. tracce notevoli (basilica di S. Tito).
A Lebena, il porto di G., gli scavi hanno messo in ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] e, in soluzione acida, adsorbibile con terra da follone dalla quale successivamente può essere eluito con barite (da ciò il suo primitivo nome di fattore dell’eluato).
La carenza di p. è causa nel ratto di dermatite similpellagrosa; nel maiale e nel ...
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Scrittore e giornalista (Paganica 1860 - Napoli 1917); fece gli studî di lettere a Roma, dove cominciò a collaborare al Capitan Fracassa con scritti di critica e polemica letteraria, legandosi di amicizia [...] Don Chisciotte (1885), che, con le novelle di Il processo di Frine (1884), ambientate in un Abruzzo selvaggio e "primitivo", gli diede fama di scrittore robusto e polemista scintillante. Con la Serao passò alla Tribuna (i suoi articoli sono raccolti ...
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Nel periodo dal 1937 al 1948 nel campo dell'arredamento, la schematicità strutturale del primo "razionalismo" è, come era prevedibile, del tutto scaduta. Era logico, d'altra parte, che il razionalismo [...] dal bisogno di restituire alla casa quel tanto di intimità e, dove necessario, proprio di ricchezza che il razionalismo primitivo aveva, non negato, ma praticamente obliterato.
Delle tre direzioni nuove, la prima, e forse la più coerente dal punto ...
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GLOBALISMO
Giovanni Calò
. È il termine, come quello di globalizzazione, adottato dal pedagogista belga Ovidio Decroly (1871-1932) per indicare un carattere della conoscenza infantile, che percepisce [...] aveva descritto denominandolo percezione sincretica, sull'esempio di E. Renan che lo aveva considerato come caratteristica della psicologia del primitivo, e che corrisponde su per giù a quel che il Revault d'Allonnes chiama schematismo, esteso però a ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...