Generalmente adoperato nel senso di santuario in genere, qualche volta però nel senso di santuario primitivo, in contrapposto ai templi grandiosi di un'età più recente. L'etimologia è incerta: probabilmente [...] in origine indicava un luogo sacro presso un'acqua corrente purificatrice (da de-luere "detergere").
Bibl.: G. Wissowa, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 2702 seg.; Walde, Latein. etym. Wörterbuch, ...
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Scavi recenti hanno provato che il vicus romano insisteva su un primitivo nucleo paleoveneto, poi celtico. L'importanza di C. S. è confermata nel 2°-1° secolo a. C. dalla costruzione di una strada di cui [...] restano ben sei miliari di età augustea, esempio rarissimo nelle Venezie, che l'univa al Norico senza passare per Aquileia (L. Bosio, Itinerari e strade della Venetia romana, Padova 1970, pp. 173-77). ...
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archeo
archeo- [Der. del lat. archaeo-, dal gr. archaíos "antico"] [LSF] Primo elemento di parole composte, in cui significa "antico, primitivo". ...
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eo-
eo- [Der. del gr. eós "aurora"] [GFS] Primo elemento di parole composte, nelle quali indica generic. relazione con un primitivo periodo o era. ...
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masticatorio (o masticatore), apparato Uno dei tipi di apparato boccale degli Insetti (chiamato anche trituratore), che si considera come il più primitivo. È caratteristico degli Apterigoti e di molti [...] ordini dei Pterigoti (Ortotteri, Coleotteri, Isotteri ecc.) ...
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Belzebù
Vincent Truijen
. Baal (" signore ") era il nome comune della divinità dei popoli di Canaan, nome che aveva soppiantato quello, primitivo, di El. È assai probabile che Baal designasse già uno [...] dei demoni superiori, uno degli spiriti che prendevano facilmente il posto della divinità suprema. Baal era venerato in diverse località con un epiteto distintivo (come pure El, del resto). Ad Accaron ...
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. Popolo abitante nelle regioni SO. dell'Eritrea, solcate dal Gash e dal Setit. È il più primitivo dei popoli eritrei. Religiosamente, è rimasto pagano: crede in un Dio supremo, Anna, creatore del cielo [...] e della terra, il quale, compiuta l'opera sua, si riposa, senza più nulla fare a pro dell'uomo, a meno che alti clamori non lo scuotano, e salvo talune ricorrenze, in cui, a intervalli d'anni, scende a ...
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Filologo e storico del cristianesimo (Londra 1860 - Oxford 1930). Lettore di studî biblici (1906-10), di storia e letteratura del cristianesimo primitivo (1914-20), prof. di esegesi all'univ. di Oxford [...] (1920). Sue opere principali: Ecclesiae occidentalis monumenta iuris antiquissima (vol. 1º in 3 parti, 1899, 1904, 1913; vol. 2º in due parti, 1907, 1913) e l'edizione (in collab. con W. Sanday) del Novum ...
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Talamone
Adolfo Cecilia
Centro in provincia di Grosseto, posto su un basso promontorio, a un'estremità del golfo omonimo. Il primitivo centro abitato è di età imperiale; dopo un periodo di decadenza, [...] conobbe un rinnovato sviluppo verso il sec. XI; sottoposto ai monaci di San Salvatore sul Monte Amiata, fu da questi venduto a Siena nel 1303.
Siena aspirava a uno sbocco al mare, e investì notevoli somme, ...
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prelògico, pensièro Attività mentale che precede il pensiero logico. Il termine fu introdotto da L. Levy-Bruhl in riferimento al pensiero primitivo. Secondo J. Piaget il p.p. caratterizza le fasi iniziali [...] dello sviluppo e prende le forme di un pensiero mitico o magico; si manifesta in molte attività del bambino quali il disegno e il gioco. Tuttavia numerose ricerche ritengono che il p.p. non si esaurisca ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...