MOGGIOLI, Umberto
Francesca Lombardi
MOGGIOLI, Umberto. – Nacque a Trento il 25 giugno 1886, secondogenito di Costante, fornaio, ed Elena Marchi. Ancora adolescente, in parallelo agli studi presso le [...] approfondimento degli stimoli derivategli dalle coeve ricerche di Rossi e della sua riflessione sulla lezione del primitivismo nabis. Un rinnovato interesse per la costruzione plastica della forma umana, probabilmente dettato anche dall’influsso ...
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BIANCONI, Giovanni Lodovico
Ettore Bonora
Nacque a Bologna il 30 sett. 1717 da Antonio Maria, fratello del teologo Giovanni Battista, e da Isabella Nelli.
Compiuti i corsi di umanità e appresa la lingua [...] dal fratello Carlo nel terzo volume dell'edizione milanese delle Opere: la poetica neoclassica, con la sua incomprensione del primitivismo in arte, con il concetto d'imitazione idealizzatrice e con i confronti, a volte avventati a volte acuti, tra ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] Piccolomini (papa Pio II) e N. Machiavelli, mostrando però che la loro civiltà moderna ha attenuato l'impronta del primitivismo originario. La novità sta però nell'avere intuito che la moderna identità dei Paesi Bassi, la loro prosperità economica e ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] e i due bassorilievi Bambino malato e Addio a Che Guevara, da cui emergono profili di idoli a metà tra il primitivismo di Gauguin e quello di Picasso, trattati con «modellato sommario e pittorico» (Micacchi, 1971, p. 132), e cominciò a lavorare al ...
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BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] del sistema doganale e la concessione in appalto dei dazi fecero aumentare le entrate dello Stato e lo strapparono al primitivismo economico, in cui fino allora era rimasto. Nelle sue riforme amministrative e fiscali B. seguiva il modello napoletano ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] di tutta la società presente alle due famose classi, data la sua più varia e complessa articolazione"; e l'eccessivo "primitivismo" con cui alcuni socialisti (Engels compreso) avevano "semplificato l'intreccio della storia", il che poteva indurli a ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] dell’anarchico Pinelli.
Dal 1994 Baj incentrò il suo lavoro sulla serie delle Maschere tribali, immagini di un primitivismo moderno, selvaggio e istintuale, che aprirono un filone nuovo nell’ambito del suo lavoro, sulla cui linea si collocano ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] aver ripercorso criticamente la storia delle sue diverse correnti e messo in luce nel Quaderno 11 soprattutto il primitivismo del "marxismo sovietico", egli giunge alla conclusione che nella lotta fra capitalismo e comunismo il terreno filosofico è ...
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primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...