NAGNI, Francesco
Francesca Franco
– Nacque a Viterbo il 7 febbraio 1897 da Eugenio e da Flaminia Paglialunga.
Studiò all’Accademia di belle arti di Roma (1915-20), lavorando in seguito nello studio [...] Selva, 1965, pp. 56 s.), che rinnovava la tradizionale iconografia del Transito della Vergine sia attraverso il primitivismo delle forme, riscontrabile in particolare nella durezza dei panneggi e nella legnosità della postura, sia per il particolare ...
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ROI, Pietro
Stefano Franzo
– Nacque a Sandrigo (Vicenza) il 23 novembre 1819 da Giovanni, negoziante e venditore di canape, e da Giuseppina Caldana.
Dopo il trasferimento della famiglia a Vicenza, grazie [...] anacronismo formale» e la negazione del dato di costume si sommano alla «secchezza» del tratto e a un «primitivismo ancora neoclassico», pareggiato dagli accenti antichi del ritratto di Fabrizio Franco (Castellani, 2000, p. 151, scheda 108; Marinelli ...
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LAZZARO, Domenico (Mimì) Maria
Maria Viveros
Nacque a Catania il 19 genn. 1905 da Giuseppe, decoratore specializzato nella tecnica dello stucco, e da Lucia D'Arrigo. Adolescente, ricevette i primi rudimenti [...] periodo, conservate in collezioni private, evidenziano inflessioni proprie del Novecento italiano per l'essenzialità e il solenne primitivismo delle figure, alla ricerca della poetica delle cose semplici (per le opere citate nel corso della voce ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] razionale, deve ispirarsi alla natura; i poeti moderni, guastati dalla civiltà e dall'intelletto, devono calarsi nel primitivismo di Omero, Esiodo, Anacreonte, Callimaco. È questo il nodo di un classicismo innervato di passione patriottica e politica ...
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MAZZACURATI, Renato Marino (Marino). – Nacque a San Venanzio di Galliera, in provincia di Bologna, il 22 luglio 1907, primogenito di Pietro, imprenditore edile, e di Adalgisa Maria Stefani, originaria [...] un legame fondamentale per la sua formazione.
Nei primi anni romani lavorò, infatti, con Di Cocco, orientato verso un primitivismo di matrice novecentista, nello studio che quest’ultimo condivideva con lo scultore A. Martini a villa Strohl-Fern ...
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CISARI, Giulio
Paola Pallottino
Nacque a Como il 7 maggio 1892 da Giovanni Battista e da Clorinda Del Torre. Si diplomò in architettura all'Accademia di Brera dove dal 1900 al 1915 frequentò pittura [...] per un certo tempo una tecnica lineare, abolendo il chiaroscuro di cui si faceva allora soverchio spreco. Rasentò un primitivismo garbato" (Servolini, 1955, p.204), ma "credeva nel segno xilografico, lo usava nei manifesti e anche nell'illustrazione ...
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FONTANA, Lucio
Alessandra Ponente
Nacque a Rosario di Santa Fe (Argentina) il 19 febbr. 1899 da Luigi e Lucia Bottini, argentina ma di una famiglia di origini italiane.
Il padre, nativo di Comabbio, [...] con catrame che fu messa in relazione con le opere di O. Zadkine e nella quale Persico (1936) vide "un primitivismo un po' ingenuo ed arbitrario" oltre che il primo segno della "liberazione" dell'artista dai moduli accademici e dal "classicismo ...
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PARMEGGIANI, Tancredi
Davide Lacagnina
– Nacque a Feltre il 25 settembre 1927 da Paolo e Francesca Zallot. Insieme ai fratelli più piccoli Romano e Silvia, trascorse i primi anni di vita a Bologna per [...] queste date la pittura di Tancredi risente delle esperienze che avevano segnato la sua formazione e appare ancora incerta fra il primitivismo di un artista come Gino Rossi, cui la Biennale del 1948 aveva dedicato un’importante retrospettiva, la forte ...
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SOLDATI, Atanasio
Elena Di Raddo
– Nacque a Parma il 24 agosto 1896 da Filippo Basetti e Fiora Soldati, ed ebbe un fratello, maggiore di due anni, di nome Filippo. Atanasio crebbe solo con la madre [...] tutte le arti – scriveva sempre Soldati nelle Dichiarazioni – sono i più ricchi di poesia, perché la poesia è fatta di primitività e non di esperienza». Nel 1935 uscì per la collezione Pittori nuovi delle edizioni di Campo Grafico la prima monografia ...
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RHO, Manlio
Francesco Santaniello
RHO, Manlio. – Nacque a Como il 5 febbraio 1901 da Felice e da Giuditta Grasseni (Rho, 1990, p. 300), titolari di una ditta di passamanerie. Nella città natale, dopo [...] , con riferimenti al movimento Valori plastici e al realismo magico per quanto riguarda il marcato linearismo e un certo primitivismo (Nudo femminile, 1933-34, Firenze, collezione privata; ripr. ibid., p. 49).
Nel 1933 partecipò alla Mostra d’arte ...
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primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...