Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le relazioni tra la musica colta europea (prevalentemente basata sulla scrittura) e [...] e quella tradizionale, che passa attraverso l’ascolto diretto.
Un luogo importante dove si può riscontrare una forte presenza del primitivismo in musica è l’ambiente di Parigi, innanzitutto con l’impressionismo, e poi con l’esperienza fauve. Estampes ...
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Leandro, Ezechiele. – Artista italiano (Lequile, Lecce, 1905 - San Cesario di Lecce 1981). Personalità tormentata e complessa, segnata da un’infanzia problematica e da occupazioni saltuarie che lo hanno [...] definito babelico per la sua vocazione al sincretismo e alla proliferazione caotica. Muovendosi inconsapevolmente tra art brut e primitivismo, in un discorso allucinato e instabile che de facto è sostanziato da valori contestativi contro i consumismi ...
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Storico della cultura e delle idee statunitense, nato a Providence (USA) il 28 agosto 1891, morto a Baltimora il 7 marzo 1980. Laureatosi all'università di Harvard (1915), conseguì il PhD all'università [...] . O. Lovejoy (v. in questa Appendice), dedicò alla storia delle idee, riservando particolare attenzione alla tematica del ''primitivismo'', cioè allo studio (inaugurato da Lovejoy) dei vari atteggiamenti culturali e filosofici nei confronti del mondo ...
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TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] con i dati dell'etnologia comparata desunti dalle situazioni delle popolazioni primitive recenziori, non potendosi ipotizzare un primitivismo assoluto, eguale per tutte le aree e per tutte le circostanze, cui riferirsi come a denominatore comune ...
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Bartók, Béla
Raffaele Pozzi
L'incontro tra musica colta e canto popolare nel Novecento
Compositore, pianista, studioso di musica popolare e insegnante, l'ungherese Bartók è tra le figure più importanti [...] (1911) per pianoforte o il concerto n. 2 per pianoforte e orchestra (1930-31) sono due noti esempi di questo primitivismo musicale bartokiano.
Un altro lavoro importante è la pantomima in un atto Il mandarino meraviglioso (1926), su un soggetto cupo ...
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SEL′VINSKIJ, Jlja
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta sovietico, nato nel 1899 a Simferopoli. Fece parte, giovanissimo, di una compagnia di attori girovaghi e di una banda di anarchici. Dopo la rivoluzione, [...] fonetica. Tra le altre numerose opere di Sel′ vinskij si cita il poema Uljalaevščina (1927), che rievoca, con rude primitivismo, la lotta partigiana in Siberia, il romanzo in versi Puštorg (1928), la commedia Komandarm a (1928), l'azione teatrale ...
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Folla
Carlo Mongardini
Per folla si intende il convenire in uno stesso luogo di più persone, spinte da una determinata finalità; per il fatto stesso di trovarsi insieme, le persone sviluppano relazioni [...] per eliminare il diverso e distruggere l'autonomia dell'individuo (Bettelheim 1960), così come nella folla c'è il pericolo del primitivismo che lascia affiorare tutta la natura istintuale dell'uomo. Si può ben dire che la massa è la nuova totalità ...
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FORNASETTI, Piero
Maria Paola Maino
Nacque a Milano il 10 nov. 1913 da Pietro, industriale manifatturiero, e da Marta Munch. I genitori l'avrebbero voluto avviare agli studi di ragioneria per fargli [...] andate distrutte (Mauriès, 1991, ripr. p. 42), si nota la stretta osservanza dello stile novecentista in un misto di primitivismo e neoclassicismo, un passaggio dovuto, omaggio ai suoi maestri e allo stile della sua epoca.
Da quel momento il F ...
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TIAHUANACO (A. T., 153-154)
José Imbelloni
Villaggio boliviano situato sull'altipiano andino, a 3900 m. s. m., a mezzodì del Lago Titicaca, a non grande distanza dalla capitale della repubblica, La Paz. [...] artistico. Si sono definite due epoche figuline, una più antica, di eccezionale finezza tecnica (che esclude quindi ogni idea di primitivismo assoluto, così cara al Posnansky e al Tello) e si riattacca da una parte allo stile di Nazca e dall'altra ...
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NANNINI, Mario Ferdinando Attilio
Francesca Franco
– Nacque a Buriano, frazione del comune di Quarrata, nel Pistoiese, il 13 maggio 1895 da Cesare, proprietario terriero, e Giulia Buti.
Dopo la morte [...] tav. 4) testimoniano gli esordi dell’artista, che appaiono improntati a una ritrattistica vagamente intinta di primitivismo, riscontrabile nel rigore stereometrico della prima figura, immersa in uno spazio irreale dominato dall’arabesco dell’enorme ...
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primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...