Pittore, nato il 2 maggio 1904 a Culan (Cher). All'età di 14 anni si recò a Parigi, dove vive; seguì i corsi dell'accademia Colarossi (scuola libera e senza maestri). Fece la sua prima mostra personale [...] lavora tuttora.
Partito da un elementarismo paragonabile al periodo metafisico di Morandi, è ora arrivato, attraverso un primitivismo carico di ricordi cézanniani, ma sottilmente decadentistico (p. es., Les trois tables, 1939, Parigi, coll. Adam), a ...
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Scultore italiano (Treviso 1889 - Milano 1947). Frequentò a Faenza la Scuola della ceramica, e successivamente studiò scultura a Treviso; nel 1909, a Monaco, fu allievo di A. Hildebrand; nel 1911 fu a [...] completa padronanza di tutti i processi tecnici: pietra, bronzo, terracotta, ceramica, ecc. Dalle prime opere, d'uno stilizzato primitivismo (Orfeo, 1924, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), passò a una ricerca di semplificazione dei volumi (Il ...
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Poeta e principe montenegrino (Njeguši, Cettigne, 1812 - Cettigne 1851). Morto lo zio Pietro I, fu proclamato capo della Chiesa e del popolo montenegrino. Nel 1833 fu consacrato vescovo in Russia. Godendo [...] di tisi, trascorse l'inverno 1850-51 a Napoli. Per la sua cultura e le sue aspirazioni si stacca nettamente dal primitivismo sociale e culturale del Montenegro dei suoi tempi, al quale però egli è saldamente unito per il suo patriottismo e per il ...
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Pittrice e scultrice (Kaũnas 1900 - Roma 1975). Figlia di un rabbino, alla morte del padre si trasferì con la madre a Londra (1905), studiò musica e frequentò lo studio dello scultore J. Epstein. Dopo [...] modi del tutto originali di un vibrante e corposo realismo, suggestioni contraddittorie, dal sensualismo plastico di Rodin al primitivismo e simbolismo cerebrale di Epstein (Tre sorelle, 1937, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna; Mafai con gatto ...
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Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] arte. In seguito ad alcune intense esperienze con gruppi di avanguardia artistica legati all'Espressionismo e al Primitivismo, aderì al movimento cubofuturista russo. Nel 1913 accostò l'attività pittorica a quella saggistica intraprendendo ben presto ...
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Eggeling, Viking
Alessandro Cappabianca
Pittore e regista cinematografico svedese, di origine tedesca, nato a Lund il 21 ottobre 1880 e morto a Berlino il 19 maggio 1925. Il suo Diagonal Symphonie [...] il movimento Dada, fondato dal poeta T. Tzara (v. dadaismo). Nelle sue esperienze pittoriche, inizialmente influenzate dal primitivismo di H. Rousseau e dal colore strutturato, precubista, di P. Cézanne, si indirizzò, attraverso il superamento del ...
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ROERICH, Nikolai
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Pittore russo, nato a Pietroburgo il 27 settembre 1874. Allievo di A. I. Kuindži, si distinse nella pittura decorativa (vedere le sue decorazioni per i balli [...] tratta sempre di decorazioni di teatro fatte da un artista che vorrebbe conciliare l'accademismo di Cormon con il primitivismo di Gauguin. Il R. partecipò alla rigenerazione dell'arte "paesana"; collaborò con Vasnecov, Vrubel′, Maljutin, Polenov, ecc ...
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Caroli, Flavio. – Storico dell’arte e critico d’arte italiano (n. Ravenna 1945). Laureatosi in Lettere moderne (1968) e specializzatosi in Storia dell’arte (1972) presso l’Università di Bologna, qui ha [...] occorre citare: Lorenzo Lotto e la nascita della psicologia moderna (1975); Europa, America. L’astrazione determinata (1976); Primitivismo e cubismo (1977); La politica dell’arte (1979); I capolavori parlano. Cinque secoli di pittura moderna (1982 ...
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NAZARENI (anche Puristi)
Palma Bucarelli
È il nome che prese un gruppo di pittori tedeschi capitanato da Giovanni Federico Overbeck (v.) e di cui, fra gli altri, fecero parte F. Pforr di Francoforte, [...] una realtà necessariamente cristiana e di ricondurre il gusto verso il Medioevo e il primo Rinascimento.
Un ultimo riflesso del primitivismo messo in voga dai nazareni, può scorgersi nell'opera del Puvis de Chavannes. i cui rapporti spirituali con l ...
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Musicista e scrittore nordamericano, nato a New York il 30 dicembre 1910. Nel 1929 si trasferì a Parigi e ha fatto lunghi viaggi in Europa, Asia e Africa dove ha anche soggiornato a lungo.
Dopo aver pubblicato [...] cui sono esistenzialisticamente dominati, giova a rendere convincente e artisticamente concreto il loro atteggiamento, che troppo spesso si risolve in un neo-primitivismo convenzionale.
Bibl.: J. W. Aldridge, After the lost generation, New York 1951. ...
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primitivismo
s. m. [der. di primitivo]. – 1. Carattere primitivo di un popolo, una cultura, una società. 2. a. Tendenza a esaltare o a considerare con particolare interesse il mondo spirituale e artistico dei popoli primitivi, spec. africani,...