Bartók, Béla
Raffaele Pozzi
L'incontro tra musica colta e canto popolare nel Novecento
Compositore, pianista, studioso di musica popolare e insegnante, l'ungherese Bartók è tra le figure più importanti [...] ed espressionismo
Tra il 19° e il 20° secolo l'arte europea si interessò alle culture delle popolazioni primitive, che venivano riscoperte e apprezzate per la loro diversità. Anche nella musica di Bartók compaiono ritmi selvaggi e sonorità ...
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Economia
Si parla genericamente di e. nel senso di più o meno intensa reattività di un fenomeno al variare di un altro, ma con linguaggio più rigoroso si considera elastico un fenomeno soltanto quando [...] esterna; un’energia, cioè, a spese della quale è da ritenere che avvenga il ritorno del solido alle condizioni primitive allorché scompare la sollecitazione esterna. Pertanto w ha anche il nome di energia potenziale elastica unitaria (o densità dell ...
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Chimica
Luciano Caglioti
Roger Parsons
Arnaldo Liberti e Guido Saini
La chimica nella società contemporanea,
di Luciano Caglioti
SOMMARIO: 1 Introduzione. 2. Un po' di storia. 3. La chimica come punto [...] (v. Waterman, 1931), hanno portato alla luce vasi di argilla contenenti bacchette di ferro, che sono stati ritenuti batterie primitive (v. Gray, 1963). Essi risalgono al Il secolo a. C. Si è immaginato che tali batterie potessero essere utilizzate ...
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Acqua
André Guillerme
L'acqua e il sacro
Elemento fondamentale della vita, l'acqua contribuisce direttamente all'elaborazione dei sistemi sociali, come hanno dimostrato, per esempio, sia Marx, evidenziando [...] le quali la desertificazione post-glaciale avrebbe causato l'occupazione dei luoghi vicini all'acqua da parte di orde primitive in cerca di vegetazione, bisogna tuttavia ammettere che le etnie dovevano aver praticato il raccolto più che la caccia ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] eurocentrica adottata dalle teorie della s. come progresso. Il distacco è cominciato con lo studio delle culture considerate primitive, di cui la ricerca antropologica dei primi decenni del 20° sec. ha posto in luce l’individualità. Applicato ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] la sociologia come la scienza dell'interazione fra i gruppi e delineò l'evoluzione del processo interattivo dall'orda primitiva fino allo Stato, servendosi di un modello conflittuale fondato sulla lotta per l'esistenza.
Influenzato da Comte e da ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] xN) (i′=1, 2, …, N)
a jacobiano non nullo, e le assumiamo per esprimere un cambiamento di coordinate, dalle primitive (xi) alle nuove (xi′), le nuove componenti del vettore PQ verranno a essere legate alle precedenti dalla relazione:
Nelle [1] si ...
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zodiaco Zona della sfera celeste intorno all’eclittica, delimitata da due cerchi paralleli a questa e distanti 9°, l’uno a N e l’altro a S.
Caratteri astronomici
Lo z. ha quindi 18° di larghezza; esso [...] da parte delle minuscole particelle solide che formano la polvere (➔) interplanetaria.
Aspetti religiosi
Già nelle più primitive civiltà di popoli cacciatori le costellazioni sono spesso concepite come esseri mitici pervenuti in qualche modo nel ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] del mosaico. - Elaborata da M. Ycas (1974) e R.A. Jensen (1976), si basa sull'assunzione che gli enzimi primitivi, per quanto fossero poco veloci e inefficienti, fossero dotati di una bassa specificità di substrato che li rendeva perciò capaci di ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] mai il carattere strategico. Londinium (Londra) venne fondata dopo la conquista in prossimità di un guado del Tamigi. Il primitivo abitato in legno, incendiato nel 60 d.C. durante una rivolta degli Iceni, fu ricostruito occupando due colline a est ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...