zattera Galleggiante, fluviale o marino, a pianta quasi rettangolare, a fondo piatto e murate molto basse, destinato a trasporto di merci, animali e persone, o anche a deposito di merci (v. fig.). Nelle [...] costruzioni di fortuna o presso le popolazioni primitive le z. sono costituite da semplici tronchi o travi, collegati insieme e sostenuti da botti, senza murate. La propulsione, quando esiste, è remica o velica.
Nelle costruzioni edilizie, z. di ...
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LEGATO (fr. legs; sp. legado; ted. Legat, Vermächtniss; ingl. legacy, bequest)
Calogero GANGI
Emilio ALBERTARIO
Diritto romano. - È probabile che nelle origini del diritto romano il legato fosse una [...] donazione a causa di morte. In tutte le società primitive suole esser permesso al capocasa di disporre liberamente a causa di morte soltanto di una certa quantità e qualità di beni: il vero patrimonio familiare non può essere sottraHo alla famiglia e ...
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variabile, cambiamento di
variabile, cambiamento di tecnica di grande generalità che consente di semplificare i problemi rendendoli più facilmente affrontabili da un punto di vista non solo analitico, [...] ma anche numerico. Essa si applica, per esempio: alla ricerca delle primitive di una funzione (→ integrazione per sostituzione); agli → integrali multipli; alle → equazioni differenziali nonché ai → sistemi differenziali. In ogni caso, tale tecnica ...
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Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] egli non distinguerebbe ancora tra natura e soprannaturale (Le surnaturel et la nature dans la mentalité primitive, 1931, trad. it. 1973; La mythologie primitive, 1935, trad. it. 1973; L'expérience mystique et les symboles chez les primitifs, 1938 ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] diretta da C. Pavese e poi dallo stesso D. - egli legava vistosamente i problemi d'interpretazione dei mondi culturali "primitivi" di livello etnologico, con i problemi d'interpretazione riguardanti la realtà dei poteri magici in generale. Qui per la ...
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KHOND (o Kandhī)
Renato BIASUTTI
Nazione dravidica dell'India (Orissa), il cui nome indigeno è propriamente Kui. In possesso di una cultura materiale assai sviluppata, conservano invece istituzioni sociali [...] arcaiche (ordinamento totemico della tribù, case per i celibi) e credenze religiose assai primitive. Sacrifici umani biennali per la seminagione e la raccolta, in riti di fertilità, sono stati praticati da essi fino a tempi poco remoti. ...
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. Il termine animismo, usato già nel sec. XVIII a designare una teoria medica (G. E. Stahl, Theoria medica vera, 1707) fondata sulla vecchia dottrina vitalistica che vedeva nell'anima il principio vitale, [...] tal quale la forma e i tratti del defunto, ma che è priva di vita, vero "cadavere vivente" in cui si esprime la concezione primitiva della morte, che non è il nulla. L'anima del primo tipo, cioè il principio vitale, cessa con la morte. Ma anche la ...
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stomatologia Ramo della medicina che studia le affezioni del cavo orale e dei suoi annessi; comprende anche l’odontoiatria e l’ortognatodonzia o ortopedia dentomaxillofacciale. Stomatite Processo flogistico [...] della cavità orale, circoscritto (afte, gengiviti) o diffuso a tutto il rivestimento mucoso: le forme primitive sono determinate dalla localizzazione di agenti patogeni, quelle secondarie conseguono ad alcune malattie generali. Stomatoplastica ...
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SCI (norveg. ski)
Piero GHIGLIONE
Cenni storici. - Già Senofonte nell'Anabasi (IV, 5) scrive che 400 anni a. C. i montanari d'Armenia attaccavano sacchi ai piedi dei cavalli per poter avanzare nella [...] neve. Ma si tratta più propriamente di primitive scarpe da neve (v.). I primissimi esemplari vengono menzionati da Strabone nel 30 a. C.: si trattava di lamelle di legno ricoperte di pelle, usate nel Caucaso meridionale. Vengono poi le prime ...
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Scrittore francese (Parigi 1770 - Saint-Cloud 1846); era stato destinato dal padre, ricco funzionario, a divenire prete, ma fuggì in Svizzera. Rientrato in Francia sotto il Direttorio, visse poi a Parigi [...] poveramente. Sotto l'influsso di Rousseau, compose le Rêveries sur la nature primitive de l'homme (1799); venne poi svolgendo una sua visione psicologica triste, desolata, nel romanzo, o meglio diario sentimentale, Oberman (1804), che, quasi ignorato ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...