Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] sulla base dei frammenti sparsi in tale opera, le leggi di funzionamento d'una formazione economico-sociale, cioè le sue leggi strutturali, con le leggi i rispettivi gruppi di attività. In una comunità primitiva essa è minima: produzione economica e ...
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Società contadine
Werner Rösener
Introduzione
La ricerca sulla struttura e sull'evoluzione delle società contadine ha conosciuto un impetuoso sviluppo negli ultimi decenni. La cultura contadina è stata [...] alcune regioni per dissodare i terreni più fertili, ma il primitivo aratro a chiodo restava il principale attrezzo per lavorare la economia rurale rivestivano una grande rilevanza.Importanti chiarimenti sulle modalità di funzionamento dell'antica ...
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Tabu
Carmela Pignato
Origini e significati del concetto
Approdato a Tongatapu (isole Tonga) nel corso del suo primo viaggio nel Pacifico (1768), il capitano James Cook si era imbattuto nell'insolito [...] sistema. Affermare che dietro la contaminazione c'è sempre una reazione di rifiuto di fronte a ogni oggetto o Structure and function in primitive society, London 1952 (tr. it.: Struttura e funzione nella società primitiva, Milano 1968).
Remotti, ...
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Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] che interviene nel sistema sociale o nel campo socioculturale - e/o il mutamento di funzioni - una significativa modificazione delle modalità di funzionamento del sistema o del campo. La trasformazione comporta un insieme di quelli che abbiamo ...
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Comportamenti collettivi
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di 'comportamento collettivo' non definisce un insieme di fenomeni sociali oggettivamente riscontrabili, ma serve da rivelatore per ciascuno [...] in quanto esso non rappresenta il principio centrale del funzionamento di una società ma, al contrario, è l'agente principale centuries, Manchester 1959 (tr. it.: I ribelli: forme primitive di rivolta sociale, Torino 1966).
Lewis, O., The children ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] buona parte dello strutturalismo del Novecento, occorre tuttavia illustrare una sorta di bivio di fronte a cui si trova ogni function in primitive society, Glencoe, Ill., 1952 (tr. it.: Struttura e funzione nella società primitiva, Milano 1968 ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] non solo presenta una maggiore continuità, ma esercita anche una gamma più vasta di funzioni ed è circondata ), London 1965, pp. 139-236 (tr. it.: La sociologia dello scambio primitivo, in L'antropologia economica, a cura di E. Grendi, Torino 1972, pp ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] alto Medioevo cristiano dell'Occidente o in una più generica società primitiva. Questo assioma è stato messo in sociale della religione, non elimina tuttavia l'importanza della funzione che essa assolve per la vita associata. La secolarizzazione, ...
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Relativismo culturale
Francesco Remotti
1. Le ragioni del relativismo
Il relativismo culturale è una modalità di confronto con la variabilità e la molteplicità di costumi, culture, lingue, società. [...] modo con cui gli antropologi indagano una qualsiasi tribù primitiva, questo tipo di relativisti ha osato il relativismo, ponendo in luce come i confini di differenziazione siano funzione non soltanto del punto di vista del ricercatore (v. Lévi- ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] : l'albero della festa di Rousseau e la comunità primitiva di Durkheim fanno pensare che la festa è tale se Vera Mark - che non possono essere considerate "una celebrazione solidale che avrebbe la funzione di integrare la collettività" (v. Mark, ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
integrale
agg. e s. m. [dal lat. tardo integralis, der. di intĕger «integro, intero»]. – 1. agg., non com. Di elemento che fa parte di un tutto, che concorre alla costituzione di un intero (sinon. quindi di integrante): i corpi i. del mondo...