PROTIRO
F. Gandolfo
Il termine p. (dal gr. πϱόθυϱον) indica una struttura architettonica anteposta a un portale e dotata di vitalità funzionale autonoma nella copertura e nei sostegni.La forma più usuale [...] legate alla venerazione locale. Si tratta diuna sistemazione che, pur mancando diuna versione primitiva integra, appare largamente ripresa più tardi, in particolare nel sec. 14°, e meglio si accorda con la funzione rappresentativa che il p. venne ...
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LINDOS (Λίνδος)
A. Di Vita
Città quasi al centro della costa meridionale dell'isola di Rodi a 56 km dal capoluogo. L'abitato antico occupava la valle ad emiciclo nella quale sorge anche la cittadina [...] alla fondazione della città di Rodi che da allora ebbe la funzionedi capitale dell'isola (Diod di legno. Dai Greci la primitiva divinità ("Lindia") fu assimilata ad Atena ed una immagine della dea pare introdotta prima del 688, poiché i coloni di ...
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Vedi THAMUGADI dell'anno: 1966 - 1997
THAMUGADI
P. Romanelli
Città romana della Numidia. Fondata nel 100 d. C. come colonia militare da Traiano (colonia Marciana Traiana Thamugadi), sorse ex novo in [...] funzione che alla colonia era affidata; oltre alle due porte principali dei lati di oriente e di occidente e a quella diUna chiesa, cui senza fondato motivo è stato dato il nome di cattedrale, è a N-O della città primitiva, vicinissimo ad essa: è di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: L'abbazia
Laura Saladino
L’abbazia
Con il termine “abbazia” si indica una fondazione monastica (benedettina, [...] strutture posteriori del complesso. Sembra, dunque, che la primitivafunzione dell’area non abbia minimamente influito nella scelta dei siti al momento della fondazione.
Una generale assenza di schemi fissi nell’articolazione spaziale e planimetrica ...
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PRIENE (Πριήνη, Priene)
A. Giuliano
Città della Caria, sulle pendici del monte Micale, a breve distanza dell'antico golfo Latmico, antistante Mileto.
Storia. - Alla fine dell'VIII sec. a. C. apparteneva [...] la primitiva città a causa delle frequenti inondazioni del Meandro, gli abitanti di P., in numero di 4-5.000 fondarono una nuova quali si aprono piccoli ambienti con funzione commerciale. Caratteristica la stoà S, una grande sala sostenuta da colonne ...
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Vedi ELEUSI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ELEUSI (v. vol. iii, p. 301)
L. Beschi
Scavi recenti si sono limitati a chiarire il carattere e la storia dell'area ad O dei Grandi Propilei.
Essa è interessata [...] del I sec. d. C., in funzione fino alla metà del III: case diuna certa estensione, con ambienti attorno ad un della primitiva area sacra per reggere un nuovo tempio. Di questo si è conservato un tratto di muro curvilineo, resto forse diuna ...
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SUFETULA (Sufetula)
N. Duval
Città romana della Byzacena, nell'odierna Tunisia, vicino all'attuale Sbeitia (provincia di Kasserine).
La storia della città romana è nota solo attraverso la documentazione [...] due absidi: l'abside occidentale è l'abside primitiva ed è sempre servita da presbiterium (synthronos), ma centro una cupola. Anche qui di fronte all'abside occidentale, in funzionedi presbiterio, esisteva una specie di coro orientale con una dedica ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria diuna città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico [...] trovate ad adempiere alla duplice funzionedi ingresso e di monumento onorario dedicato ad illustri personaggi (cfr. gli archi-porte di Rimini, Fano, Trieste, ecc.).
L'elemento essenziale nella struttura architettonica diuna p. u. è il passaggio ...
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Vedi ORDONA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
ORDONA (v. vol. v, p. 725 ss.)
J. Mertens
Dall'anno 1962 il Centro Belga per la Ricerca Archeologica nell'Italia Centrale e Meridionale ha intrapreso scavi nel [...] ; l'esame diunadi queste, la porta NE, ha permesso di seguire lo sviluppo storico e costruttivo delle fortificazioni della città romana. Si possono distinguere in questo sviluppo otto fasi successive.
Periodo I: la cinta primitiva, consistente in ...
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DISEGNO
C. A. Petrucci
R. Bianchi Bandinelli
Base del d. è la linea, la quale non esiste né in natura né nel senso. L'occhio infatti percepisce macchie di diverso colore e di diversa intensità luminosa [...] di contorno) con una astrazione che appartiene ai riflessi più spontanei, ma non per questo meno misteriosi (donde il valore magico del d. per l'uomo primitivo si spezza e la linea assume funzioni e valori plastici, nelle figurazioni ceramiche ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...