La storia del parlato filmico è intimamente legata, fin dai primordi del cinema sonoro, alla pratica del doppiaggio. La lingua doppiata, che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati ottenuti, [...] formale e impeccabilmente pronunciato si giunse non prima del 1933, vale a dire in seguito dire quella forma d’italiano ibrida tra falsa colloquialità (ricca di calchi aver forse mai consultato in vita loro quello italiano, arrivano al prodigio della ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] delle lingue antiche: Prisciano, ad es., pone tra i primi paragrafi quelli sul concetto di lettera e scrive litera distante da quelle attuali di fonema e di grafema.
Per la loro forma, alcuni grafemi sono stati usati in campi diversi da quello ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] riflettono nelle denominazioni che si trovano in letteratura. Tra quelle che in italiano hanno avuto maggiore fortuna ci si lasciano combinare secondo moduli regolari. Fra i primi esempi del loro uso vi sono le terminologie classificatorie di Linneo e ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] nella lingua comune, ha fatto loro assumere «un valore quasi di prefissi o latino dà origine a una relazione di omonimia tra i due. Ne è un esempio eco-, che ; ufficio»), che viene utilizzato come primo elemento di composti (burolingua, burosauro). ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] & Bonomi 2008). Al loro interno, poi, ciascun ambito andrebbe almeno audience, bucare lo schermo, prima o seconda serata, share e ’oggi» 2, pp. 269-279.
Martari, Yahis (2005), Tra pregio e dispregio. L’italiano di Paolo Bonolis, «Lingua italiana ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] loro lingua (Aforyzmy indyjskie, Warszawa 1925). Pavolini proseguì indefessamente nell’opera di mediatore tra V (1927), 2, pp. 247-258; G. Pasquali, Ricordo di P.E. P., in Primato, 1° ottobre 1942, pp. 253 s.; A. Ballini, P.E. P., in Rivista degli ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] plurilingui; le loro basi vanno cercate nei classici dell’enciclopedismo visti sopra.
Tra i glossari bilingui ’uso dei glossari latino-volgari in area lombardo-veneta nel primo Quattrocento, «Annali dell’Istituto universitario orientale di Napoli» 21 ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] tra le due finalità che si intendevano perseguire con la fondazione del Journal des sçavans (il primo periodico nucleo atomico); lo scioglimento di composti nominali nei loro componenti e la loro resa in italiano comune (ipertermia → febbre alta ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] ’Ovidio 1982: 73-77), assegnano al loro autore un posto di rilievo tra i predecessori di ➔ Alessandro Manzoni nella Id., Cento e Duecento. Nuovi saggi su lingua e letteratura italiana dei primi secoli, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1971, pp. 97-116).
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] due battute di discorso diretto: nella prima l’ipotesi di un malcontento dei soldati per ciò che mai io non la vendei loro ma essi questa notte passata me l’avranno preciso (il quarto di secolo che intercorre tra gli anni ’60 dell’Ottocento e la ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; tra un palo e l’altro c’è una distanza...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...