terna pitagorica
terna pitagorica terna di numeri naturali non nulli {x, y, z} soluzione dell’equazione pitagorica x 2 + y 2 = z 2; esempi di terne pitagoriche sono {3, 4, 5} e {5, 12, 13}. Se {x, y, [...] fattori comuni. Le terne pitagoriche primitive sono completamente descritte dalle relazioni
dove a e b sono interi positivi dispari primitraloro con a > b; tali relazioni sono note già dai tempi di Euclide. Una generalizzazione delle equazioni ...
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Cremona, trasformazione di
Cremona, trasformazione di o cremoniana, in geometria proiettiva, particolare corrispondenza tra spazi proiettivi per la quale si mantiene il genere di una curva algebrica, [...] è una trasformazione descritta dalle relazioni
in cui le funzioni ƒi sono polinomi omogenei dello stesso grado nelle xi, primitraloro, tali che il determinante della matrice jacobiana (∂ƒi /∂xk) non sia identicamente nullo e tali che da esse si ...
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In matematica, un polinomio, in una o più variabili, con coefficienti reali, si dice i. nel campo reale se esso non si può decomporre nel prodotto di due o più polinomi (non ridotti a delle costanti), [...] superfici dello spazio ordinario e alle ipersuperfici di uno spazio qualsiasi, nella seconda forma a ogni varietà algebrica.
Una frazione si dice i. quando è ridotta ai minimi termini, cioè quando il numeratore e il denominatore sono primitraloro. ...
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GIULIANO, PERIODO
Francesco PORRO de SOMENZI
. Questo periodo, usato dai computisti, è stato introdotto nel 1583 da Giuseppe Scaligero: la sua durata è di 7980 anni, dei quali il primo è il 4713 a. [...] a base dei cicli minori: 15 dell'Indizione Romana, 28 del Ciclo Solare e 19 del Numero Aureo. Essendo i tre numeri primitraloro, il numero giuliano dell'anno basta a stabilire quali valori gli corrispondano in ciascuno dei cicli; e poiché l'origine ...
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polinomio
polinomio somma formale di un numero finito di → monomi, detti termini del polinomio; i coefficienti di un polinomio sono i coefficienti dei termini che lo compongono. Se un polinomio p(x) [...] direttore 1. Se il massimo comune divisore di due polinomi è una costante, allora i due polinomi sono detti primitraloro (o coprimi). Il massimo comune divisore di due polinomi è ottenibile mediante l’algoritmo di → Euclide. Similmente, si ...
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L'ultimo teorema di Fermat
L’ultimo teorema di Fermat
Si chiamano pitagoriche quelle terne (x, y, z) di numeri naturali non nulli che soddisfano l’uguaglianza x 2 + y 2 = z 2, interpretabile geometricamente [...] dell’equazione xn + yn = zn, data l’omogeneità di quest’ultima, gli elementi a, b, c siano primitraloro, cioè siano privi di fattori comuni. In particolare, uno dei due elementi tra a e b deve essere pari. Si sa poi che ogni intero n ≥ 3, non ...
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monomio
monomio espressione algebrica, non contenente addizioni o sottrazioni, costituita dal prodotto formale di più fattori dei quali uno (il coefficiente) è un numero e gli altri (la parte letterale) [...] monico di minor grado divisibile per entrambi. Per esempio, dati i monomi
il loro mcd è x 2y3 mentre il loro mcm è x 2y 4z.
Due monomi si dicono primitraloro (o coprimi) se il loro massimo comune divisore è uguale a 1, vale a dire se sono privi ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] riduzione ai m. termini), si ottiene una frazione, equivalente a quella di partenza, i cui due termini sono numeri primitraloro. ◆ [ELT] Distanza di m. salto: v. radiopropagazione: IV 718 e. ◆ [PRB] Metodo dei m. quadrati: metodo per individuare ...
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irriducibilita
irriducibilità in algebra, termine che esprime l’impossibilità che un elemento in una data struttura risulti non banalmente il prodotto di due altri elementi. Così, un numero intero n, [...] frazione è ridotta ai minimi termini. I due termini di una frazione irriducibile sono necessariamente numeri primitraloro; altrimenti essi si potrebbero dividere per il loro massimo comun divisore esprimendo così la frazione in forma più semplice. ...
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irrazionale
irrazionale [agg. Der. del lat. irrationalis "non razionale", comp. di in- neg. e rationalis "razionale"] [FAF] Non conforme a ragione; di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato, [...] variabili. ◆ [ALG] Numero i.: un numero che non possa essere messo sotto forma di rapporto (lat. ratio) di due numeri interi primitraloro, proveniente quindi, in ambito geometrico e fisico, dal rapporto di due grandezze omogenee incommensurabili ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; tra un palo e l’altro c’è una distanza...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...