Poeta colombiano (Bogotá 1833 - ivi 1912), si affermò con lo pseudonimo di Edda. Durante la permanenza a New York come segretario del consolato del suo paese scrisse Los norteamericanos en Broadway e Preludio [...] de primavera di un esasperato romanticismo. Si dedicò anche alla narrativa per l'infanzia (Cuentos morales y cuentos pintados, 1854). Postume apparvero la raccolta delle sue Poesías (2 voll., 1916-17) e le Traducciones poéticas (1917). ...
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Poeta lirico persiano (n. Shīrāz 1320 circa - m. 1389). Trattò nella forma poetica del ghazal, da lui condotta al più alto grado di perfezione, le gioie del vino e dell'amore, lo splendore della primavera [...] fiorita, la vita serena e socievole tra gli amici, la beffa del pietismo ipocrita: temi tutti già tradizionali della lirica persiana, cui Ḥ. seppe dare forma canonica con una profonda sensibilità personale ...
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Scrittore e drammaturgo (Madrid 1881 - ivi 1947). Ha lasciato pagine di delicata poesia, come in Sol de la tarde (1904), e quadretti di vita realistica in Canción de cuna (1911). Tra le opere teatrali, [...] notevoli Primavera en otoño (1911), Las golondrinas (1912), La llama (1918), queste due con musica di Usandizaga, El amor brujo (1915) musicato da M. de Falla, Don Juan de España (1921), ecc. ...
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Poeta lettone (1901-1968). Compì gli studî a Riga dove fece parte di varie organizzazioni studentesche. Dal 1918 pubblicò poesie di contenuto sociale su riviste letterarie. Le sue raccolte di poesie (Pavasara [...] ūdeņi "Acque di primavera", 1925; Vējs̄ no jūras "Vento dal mare", 1927; Vakara mā-koņi "Nubi della sera", 1930; Klusums "Silenzio", 1944) hanno una chiara tendenza romantica. Si dedicò anche alla narrativa (Rīta stunda "Ora mattutina", 1946; ...
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PUCCINI, Mario (XXVIII, p. 490)
Scrittore, morto a Roma il 5 dicembre 1957.
Fra le opere narrative da lui pubblicate dopo il 1935, vanno particolarmente ricordate: Una donna sul Cengio, Milano 1940; Prima [...] domenica di primavera (Gli ultimi sensuali, 2ª serie), ivi 1952; Questi italiani, Torino 1955; Milano, cara Milano..., Milano 1957. Postume sono apparse La terra è di tutti, romanzo, Firenze 1958; Scoperta del tempo, raccolta di 13 romanzi brevi, già ...
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VARESE, Casimiro
Luigi Fassò
Letterato, nato a Vicenza nel 1819, da nobile famiglia, fu prefetto del regno; morì nella città natale nonagenario.
Giovanissimo, collaborò per quattro anni, con versi e [...] prose, alla strenna Il dono di primavera, diretta da Giovanni Prati; poi si volse alla letteratura tedesca. Cominciò col tradurre le ballate del Bürger e l'Adamo del Klopstock (1870); in seguito volse in italiano il Torquato Tasso e l'Egmont del ...
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Amazzoni
Massimo Di Marco
Un popolo di donne guerriere
Il mito greco faceva discendere dal dio Ares le Amazzoni, un popolo di donne che, al comando di una regina, vivevano separate dagli uomini. Solo [...] a primavera si accoppiavano con i maschi di un popolo confinante per assicurare la sopravvivenza della propria specie; i figli maschi, venivano uccisi oppure mutilati per renderli inabili alle armi e asserviti come schiavi
Guerra e caccia
L'attività ...
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Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] Canzoniere dei vent'anni (1861-62), poi stampato nel volume In primavera. La sua poesia (L'ombra dello sposo, 1866; In primavera, 1869; Nuovi versi, 1880, con prefaz. di G. Carducci; Crisantemi. Ultimi versi, 1903) narra amori nient'affatto ...
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Scrittore di lingua danese (Torshavn, Faerøer, 1900 - ivi 1991). Esordì a Copenaghen con poesie di tono elegiaco, spesso di ispirazione cosmica (Artiske Elegier "Elegie artiche", 1921; Høbjergning ved [...] Havet "Fienagione al mare", 1924; Sange mod Vaardybet "Canti a piena primavera", 1927; Stjernerne vaagner "Veglia di stelle", 1930). Dopo il ritorno in patria nel 1932 e la pubblicazione del romanzo Blaesende Gry ("Alba di vento", 1934), in cui si ...
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Filosofo confuciano e scrittore giapponese (1583-1657), ammesso (1605) fra gli allievi di Fujiwara Seigwa, il volgarizzatore in Giappone della filosofia di Chu Hsi. Come il maestro, H. dovette radersi [...] il capo e vestire la tonaca, assumendo il nome di Dōshun ("primavera della dottrina"), col quale è anche conosciuto. Nel 1608 sostituì Seigwa alla corte dello shōgun Tokugawa, e tutti gli atti ufficiali furono scritti da H., che fu il consulente ...
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primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, che va dal 21 marzo al 21 giugno nell’emisfero...
primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...