Figlio di Clinia da Sicione nel Peloponneso. Nato circa il 275, morto il 213 a. C.
Il primo atto d'importanza storica compiuto da Arato fu l'accessione della sua città, Sicione, alla lega degli Achei. [...] autore della scelta. Eletto stratego per la tredicesima volta (primavera 225), rinunziò. Aspettava, e forse con occulte intese I varî popoli serbavano autonomia e anche sovranità; nessun decreto federale era valido senza la ratifica dei singoli ...
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Una delle maggiori divinità dell'Olimpo greco: divinità celeste per eccellenza, vera "regina del cielo", del quale essa rappresenta e impersona la luce notturna, elargita dalla luna, così come Apollo (v.) [...] nozze divine (ἱερὸς γάμος) a ogni primavera, e la saga epica narrava svariati portando in corteo nuziale le immagini dei due dei, incoronate di fiori. In modo Zeus, essa veglia sulle città e sui popoli (Era βασίλεια, col significato originario di ...
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Imperatore romano dal 211 al 217. Nacque a Lione il 4 aprile del 186 da Settimio Severo, allora governatore (legato pretoriale) della Gallia Lugdunense, e da Giulia Domna. Il suo nome doveva essere, regolarmente, [...] gareggiavano fra loro specialmente nella corsa dei carri. Da queste rivalità si campagna contro gli Alamanni, popolazione che vien nominata allora per Edessa con l'animo di prendere la campagna ancora alla primavera. Ma l'8 di aprile del 217, mentre ...
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Scienza dell'alimentazione. - Dallo studio - sempre più vasto e approfondito - dei problemi alimentari che riguardano l'uomo e gli animali, in condizioni normali, patologiche e sperimentali, in questo [...] dei mezzi per rivelare le adulterazioni e sofisticazioni dei cibi; inchieste sullo stato di nutrizione dei varî popoli che influenza soprattutto l'attività galattopoietica con la vegetazione di primavera e H.S. Teague (1955) constatò l'effetto ...
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Uomo politico tedesco, nato il 29 novembre 1856 a Hohenfinow, nella marca di Brandeburgo. Compiuti gli studî giuridici, fu nel 1885 assessore di governo a Potsdam, poi consigliere (Landrath) a Ober-Barnim, [...] il cancelliere espresse la sua accorata meraviglia che due popoli della stessa origine, quali i Tedeschi e gli Anglo Tirpitz, che avrebbe voluto un uso illimitato dei sottomarini, e precisando nella primavera del 1916 gli scopi di guerra del governo ...
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WILSON, Thomas Woodrow
Augusto Torre
Presidente degli Stati Uniti d'America dal 1913 al 1921. Nacque a Staunton (Virginia) il 28 dicembre 1856, da famiglia originaria scozzese. Questa circostanza, insieme [...] due gruppi di potenze nei quali si divideva l'Europa; e nella primavera del 1914 inviò in Europa l'amico E. M. House por sottoporre rappresentava la volontà meglio dei loro governanti, e che solo dai suoi principî i popoli attendevano la salvezza. Ma ...
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KIPLING, Rudyard
Mario Praz
Novelliere e poeta, nato a Bombay il 30 dicembre 1865. Suo padre, John Lockwood Kipling, oriundo dell'Inghilterra settentrionale, si era fatto una riputazione di archeologo [...] i suoi racconti indiani e ne scrisse dei nuovi per il Macmillan's Magazine. l'illustre écrivain.
Tornato in Inghilterra nella primavera del 1898, prese dimora a Rottingdean, Krishna Mulvaney, in cui appare la popolare figura del soldato Mulvaney, The ...
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. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] accese e vigorose canzoni dei gueux. Nello stesso tempo lo spirito umanistico penetra nella letteratura popolare, e G. van Gezelle, ormai vecchio, fu conquistato da questa nuova primavera; e la produzione artistica divenne presto assai ricca: tra ...
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È il secondo libro della Bibbia e del Pentateuco. Comincia col narrare le vicende dell'uscita del popolo ebraico dall'Egitto: donde il nome del libro nei Settanta e nella Volgata. È denso nella prima parte [...] essa segnava anche l'inizio della primavera e della mietitura, tali significati dei primogeniti. Il rimpatrio dalla cattività babilonese non ha creato nulla che possa stare al paragone. Occorre che fatti grandiosi abbiano segnato quell'alba del popolo ...
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Per albero s'intende in generale una pianta legnosa che ha un fusto principale dritto, perenne, solitario, o per mancata ramificazione, o per perdita dei rami, il quale all'altezza di 4-5 m. protende rami [...] cadono ogni anno nell'autunno per rinnovarsi a primavera (Larix); nelle latifoglie, si verifica il caso come presso alcuni popoli selvaggi nonché presso gli antichi Germani, con l'appendere ai rami i corpi dei nemici sconfitti, ovvero ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, che va dal 21 marzo al 21 giugno nell’emisfero...