Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] sacrum (il sacrificio di tutti gli animali nati in primavera e l'espulsione dalla comunità e dal consorzio cultuale di radice ḥrm si ritrova anche in arabo, almeno a partire dal Corano, come base della terminologia araba del sacro. La città della ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] obbedienza alle sue direttive. Inviandolo a quattordici anni, nella primavera del 1579, allo Studio di Bologna, l'arcivescovo di 12.000 all'inizio) in gran parte orientali (ebraici, arabi, siriaci, etiopici, persiani) o risalenti all'antichità greca e ...
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Zoroastrismo
Gherardo Gnoli
Introduzione
Col termine 'zoroastrismo' si designa la più antica delle religioni viventi fondate da un profeta della cui storicità non si hanno seri motivi di dubitare: Zoroastro [...] 650 d.C.); d) quella del periodo successivo alla conquista araba dell'Iran fino ai nostri giorni, in cui lo zoroastrismo Giorno' (nawruz in persiano), verosimilmente un'antica festa di primavera, a cui era tradizionalmente legata la figura di Yima, ...
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CARO (Carus)
Norbert Kamp
C. non era né cisterciense né, prima della sua elevazione alla sede arcivescovile di Monreale, abate di S. Maria di Altofonte, come si legge invece nella letteratura storica, [...] , doveva svolgere le funzioni di governo a Palermo. Già nella primavera del 1198 C. era entrato in rapporti più stretti con Innocenzo disordini e delle rivolte provocati dalla popolazione rurale araba, nel corso dei quali i ribelli occuparono persino ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] . Scampato al naufragio, l'E. visse a Nicosia fino alla primavera del 1563, quando, durante la settimana santa, si imbarcò e nel 1567 lo troviamo in qualità di professore di ebraico e di arabo nel Collegio. Dal 1568 al 1570 e poi nel 1577 risulta ...
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GERARDO da Feltre (Gerardus de Silteo; Gerardus de Silcro)
Luigi Canetti
Originario presumibilmente di Feltre (Belluno), nacque forse, stando a un oroscopo tramandato nella sua opera e probabilmente [...] di questioni parziali, per poi consultare ufficialmente, nella primavera del 1271, i tre maggiori maestri domenicani, Alberto Magno a ragioni del tutto esteriori, come l'origine greca e araba (e perciò "pagana" ed "eretica") dei massimi cultori di ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
urginea
urgìnea s. f. [lat. scient. Urginea, dal nome di una tribù araba dell’Algeria, i Ben Urgin]. – Genere di piante della famiglia liliacee, con un centinaio di specie originarie della regione mediterranea, del Sud Africa e delle regioni...