BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] dall'arca (B. 4) e la Battaglia di PonteMilvio (B. 84), entrambe da Raffaello; nel 1545 il Cavallo di Troia (B. 85) dal Primaticcio, Il trionfo d'amore su sua invenzione (B. 106) e il S. Paolo che predica da Pierin del Vaga (B. 72). Nel 1546 incide ...
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LEONI, Leone
Walter Cupperi
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il L. si formò come scultore. Sposò [...] 'imperatore e di altri membri della sua famiglia. Un viaggio a Parigi permise all'artista di concordare con Francesco Primaticcio la concessione di alcune forme per calchi tratte dalle principali antichità di Roma, alle quali era interessata Maria d ...
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COSTA, Lorenzo, il Giovane
Chiara Tellini Perina
Nacque a Mantova nel 1537.
La data di nascita è desunta da quella di morte (1583): risulta dai registri necrologici (Arch. di Stato di Mantova, reg. [...] E; 1505 E; Parigi, Bibl. nat., B 5 Rés., tomo II, p. L) che ci consentono di escludere l'intervento del Primaticcio (A. Bertini, in Emporium, CXVI [1952], p. 153) e riaprire ancora una volta il dibattito sui possibili rapporti intercorsi fra Bertani ...
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PANDOLFI, Girolamo
Leonardo Quaquarelli
PANDOLFI, Girolamo (Girolamo da Casio, Girolamo Casio de’ Medici). – Nacque a Bologna il 16 novembre 1467, figlio del proprietario terriero Marchione, originario [...] come soprastante alle guardie di palazzo. Forse per lo stesso motivo, la sua collezione di antichità fu acquistata dal pittore Primaticcio per il re di Francia Francesco I (Agosti, 2005, p. 149).
La produzione letteraria di Pandolfi – oltre ai citati ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 25 ag. 1509. Figlio cadetto di Lucrezia Borgia e di Alfonso I, duca di Ferrara, Reggio e Modena e nipote del papa Alessandro VI, fu destinato alla carriera [...] a Fontainebleau, ultimato nel 1546; gli arazzi furono intessuti su cartoni di Giulio Romano e gli affreschi furono opera del Primaticcio e di Niccolò Abbati. Esso fu teatro di molti banchetti offerti alla corte francese. L'E. continuò a partecipare ...
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FALCONETTO (Falconeto, Falconetti)
Enrico Maria Guzzo
Famiglia di artisti vissuti quasi sempre a Verona nella contrada della Beverara (o in quelle limitrofe di Ferrabuoi e di S. Zeno) e attivi lungo [...] , composizione ripresa negli affreschi di Rovereto, presenta derivazioni mantovane, legandosi all'incisione di Giorgio Ghisi tratta dal Primaticcio (Marinelli, 1980): tuttavia in questo caso la fonte di mediazione è veronese, stando al Bartsch (n. 7 ...
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CALANDRA, Giovanni Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova nel 1488 da Silvestro fedele cortigiano dei Gonzaga, castellano e poi segretario del marchese Francesco.
Fratello di Federico, fonditore di [...] nel 1526, tramite l'agente mantovano a Roma Francesco Gonzaga, la cessione di certe "antiqualie" ai Gonzaga; con Francesco Primaticcio del quale nell'ottobre del 1527 seguì per conto del marchese i lavori di decorazione eseguiti nella sala delle ...
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primaticcio
primatìccio agg. [der. di primo, con sviluppo suffissale non chiaramente spiegato] (pl. f. -ce). – 1. Detto di frutta, ortaggi e sim. che maturano prima della stagione normale o prima di altre varietà della stessa specie: pesche,...