FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] in fieri nella civiltà manieristica bolognese. Intensi furono anche i suoi contatti con la reggia di Fontainebleau tramite Primaticcio. E quanto si vede nel complesso decorativo con le Storie di Costantino e papa Silvestro (Bologna, palazzina della ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] dai suoi scolari, mentre si riproducevano in arazzo le decorazioni della Galleria del castello eseguita appunto dal Rosso e dal Primaticcio. Oltre queste serie (oggi a Vienna) si eseguirono una Storia di Diana (al castello di Anet, per cui fu tessuta ...
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Città della Francia, nel dipartimento di Eure-et-Loir, sulla riva destra dell'Eure.
Del castello, costruito a partire dal 1342 da Philibert Delorme per Diana di Poitiers e incendiato durante la Rivoluzione, [...] con la disposizione primitiva; e ben conservato è un certo numero di vetrate a chiaroscuro attribuite ora a Jean Cousin, ora al Primaticcio. La cappella, che soprattutto stava a cuore all'architetto, e che non ha molto sofferto, è a croce greca, a ...
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Architetto, nato a Lione verso il 1510-15, morto a Jory l'8 gennaio 1570. Figlio di un capomastro si formò un'estesa cultura letteraria e scientifica. Andato a Roma (1533) si dedicò allo studio delle antichità [...] I a Saint-Denis in cui s'ispirò agli archi trionfali antichi, e l'aveva quasi compiuta (1559) quando fu chiamato il Primaticcio a terminarla. Durante quindici anni fu occupato da diversi lavori per le dimore reali di La Muette, Saint-Germain-en-Laye ...
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DELLA ROBBIA, Girolamo Domenico
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 9 marzo 1488, undicesimo figlio di Andrea di Marco, scultore, e Giovanna Paoli.
Per quanto il corpus delle opere del D. sia ancora [...] a Parigi. Del resto non molto dopo, con la morte di Enrico II (1559), la destituzione del Delorme ed il rientro del Primaticcio nei favori della corte di Caterina de' Medici, la sua posizione si ristabilì e nel 1561 era ancora una volta al lavoro per ...
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INNOCENZO Francucci da Imola, Pittore
Aldo Foratti
Visse dal 1485 circa al 1546 circa, ed è ricordato nelle "vacchette" del Francia il 7 dicembre 1508. Il Vasari afferma che stette molti anni in Firenze [...] il miglior eclettico della scuola. Egli avvia all'arte Prospero Fontana, ed ha con sé, per un breve periodo, il Primaticcio.
Bibl.: H. Voss, in Thieme-Becker, Künstler-Lexicon, XII, Lipsia 1916 (s. v. Francucci Innocenzo, con ampia bibl.); A. Foratti ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] diverse altre osservazioni del Baldinucci le quali tenevano conto dei rapporti di Benvenuto con artisti del suo tempo, il citato Primaticcio alla Corte di Francesco I e, nella Firenze di Cosimo I, quelli col Bandinelli e con l'Ammannati: «... se noi ...
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SAINT-DENIS (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Pierre LAVEDAN
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Città della Francia che prende nome dall'omonima abbazia, capoluogo di circondario del dipartimento della Senna, a 9 km. a N. di Parigi, [...] monumento a Francesco I, di sua moglie e dei loro figli, il più grandioso di tutti (architettura di Filiberto Delorme e del Primaticcio, statue di Pietro Bontemps e di Francesco Marchand), e quello di Enrico II e Caterina de' Medici (architettura del ...
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PAOLO Veronese
Giuseppe Fiocco
Paolo Caliari, detto Paolo Veronese, nacque a Verona nel 1528, da un Gabriele tagliapietra e da Caterina; morì a Venezia il 9 aprile 1588. Suo primo ed effettivo maestro, [...] di masse muscolari e architettoniche per via dell'eredità prodigiosamente misuratrice di spazî di Raffaello, e del Primaticcio. Accenti tutti di varia provenienza e variamente commisti, sviluppati e ripresi: i quali tuttavia nell'insieme tendevano ...
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LA FOSSE, Charles de
Pierre Lavedan
Pittore, nato a Parigi il 5 giugno 1636, ivi morto il 13 dicembre 1716. Fu allievo di Le Brun. Una borsa di studio conferitagli dal Colbert gli permise di soggiornare [...] sue opere, nelle quali si sente, anziché l'influenza sino allora predominante dei Veneziani e del Rubens, quella del Primaticcio studiato a Fontainebleau. Oltre alle opere decorative, il L. F. eseguì numerosi quadri dispersi nei varî musei della ...
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primaticcio
primatìccio agg. [der. di primo, con sviluppo suffissale non chiaramente spiegato] (pl. f. -ce). – 1. Detto di frutta, ortaggi e sim. che maturano prima della stagione normale o prima di altre varietà della stessa specie: pesche,...