DINALE, Ottavio
Domenico Fabiano
Nacque a Marostica (Vicenza) il 20 maggio 1871 da Giovanni e Giovanna Minuzzi. Indirizzato verso gli studi classici, il 12 nov. 1895 si laureò in lettere presso l'università [...] quello operaio industriale e urbano, il 1° giugno 1907, ad Annemasse, pubblicò il primo numero di La Demolizione, quindicinale, che prosegui le pubblicazioni Tempo di Mussolini (Milano-Verona) e La rivoluzione che vince (Roma). Volontario in Etiopia ...
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I partiti politici
Alessandro Pizzorno
Già fra i membri dei parlamenti inglesi dello scorcio del Seicento, alcuni si dicevano appartenere ai whigs (in genere proprietari terrieri o a questi legati); [...] , nella stessa Francia della grande Rivoluzione, i partiti erano visti con sospetto dei quali abbiamo appena descritto l’emergere nella prima metà del sec. 19°, e quelli che occupano dal grande processo di sviluppo industriale e urbano dei secc. 19 ...
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MALUSARDI, Edoardo Antonio
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Nacque il 30 ag. 1889, da Giovanni e da Maria Molteni, a Lodi, dove trascorse l'adolescenza; abbandonati gli studi dopo la licenza elementare, cominciò a lavorare come operaio [...] industriale. Le iniziali prese di posizione, contrarie alla totale subordinazione agli interessi degli industriali s.; G. Sabbatucci, Combattenti del primo dopoguerra, Roma-Bari 1974, pp sinistra al fascismo tra rivoluzione e revisionismo, Firenze 2001 ...
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MANIN, Giorgio
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 10 maggio 1831, secondogenito di Daniele e di Teresa Perissinotti.
La sua educazione seguì la stessa impostazione adottata con la primogenita Emilia. [...] che nel M. iniziarono a manifestarsi i primi sintomi di una grave malattia alle gambe che 1868, a vent'anni esatti dalla rivoluzione, con una cerimonia che pure lasciò qualche 2 giugno 1874 al R. Museo industriale italiano, uno strumento di alta ...
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La borghesia
Luciano Cafagna
La borghesia è il gruppo sociale che compare nel basso Medioevo con la rinascita e la diffusione, nei Paesi dell’Europa continentale, di agglomerati urbani, generalmente [...] quella, assai più estesa, che ne era priva.
Prima e durante la Rivoluzione francese il «terzo stato» tendeva a presentarsi come la però osservare che l’evoluzione sociale dei Paesi industriali tendeva a produrre, con oltre lo schema antagonistico ...
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CASALINI, Giulio
Luciano Marrocu
Nacque a Vigevano il 19 febbr. 1876 da Giovanni e Natalia Grossi; già durante gli anni del liceo si avvicinò alle idee socialiste e nel 1893, trasferitosi a Torino per [...] interessati entrambi allo sviluppo industriale del paese, avevano , il C. aderì all'Aventino ma, prima che i parlamentari aventiniani fossero il 9 nov I, p. 600; L. Cortesi, Il social. tra riforme e rivoluzione, Bari 1969, pp. 298, 301, 565 s., 691; P. ...
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AZARI, Giuseppe Antonio
Renzo De Felice
Nacque dopo il 1770, a Re in val Vigezzo (Novara), da Giuseppe Antonio e da Anna Mellerio; trascorse però gran parte della sua vita a Pallanza, sul Lago Maggiore, [...] padre, commerciante e piccolo industriale, esercitava la sua attività. molto probabilmente, era già in rapporto sin prima dell'occupazione francese del Milanese. Ciò siamo unicamente proposta con la nostra rivoluzione. Saranno soppressi tutti i pesi ...
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Paesi Bassi, storia dei
Francesco Tuccari
In difesa dell’indipendenza politica e della tolleranza religiosa
Gli attuali Paesi Bassi hanno il loro nucleo storico originario nella repubblica delle Province [...] moti degli anni Trenta, il Belgio, attraverso una vera e propria rivoluzione, si separò dai Paesi Bassi, dando vita a un nuovo Stato sia su quello dello sviluppo industriale. Il paese rimase neutrale durante la Prima guerra mondiale (1914-18). ...
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BRAMBILLA, Giuseppe
Dante Severin
Nato a Giussano (Milano) il 24 ott. 1825 dal fisico Luigi e da Giuditta Mazzucchelli, si formò a Como dove la famiglia nel frattempo si era trasferita. Guida politica [...] ferito al volto: successivamente fu in prima fila nelle Cinque giornate di Como appoggiando esposizione agricolo-industriale, nel 1872 . B., Como1887; F. Della Peruta, I democratici e la rivoluzione italiana, Milano 1958, p. 352; V. Lucati, Pagine del ...
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Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760-ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] e industriali – nel quadro di una nuova «filosofia positiva», capace di superare le lacerazioni prodotte dalla modernità e culminate nella Rivoluzione francese – è presente in S.-S. sin dagli scritti di età napoleonica, ma trova la sua prima e ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...