L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] persona sing. dell’imperativo coincide con la II persona sing. del presente indicativo (ama, ma tu ami; temi, senti = tu temi ne prends pas); se lo spagnolo e il portoghese continuano la prima possibilità del latino (spagn. no cantes, no canteis, no ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] occlusione e una di frizione (figg. 1-2).
Durante la prima, l’aria fonatoria si accumula in corrispondenza del luogo in cui acustiche di un’affricata sonora sono simili, ma il sonogramma presenta anche la barra di sonorità e, in media, un ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] quando arriverà Luca, inizieremo a cenare
In presenza di un presente pro futuro, nel parlato, il futuro anteriore è spesso Nel passo si alternano due battute di discorso diretto: nella prima l’ipotesi di un malcontento dei soldati è resa con ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] lei) cenò (in questo esempio varia anche il timbro della vocale finale, prima chiusa poi aperta), (tu) dormi / (lui / lei) dormì ( kaˈvur] è pronunciato [ˈkavur].
In taluni casi presentano doppia accentazione alcune parole di origine greca che, ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] ett-ino, ecc. Solo rari casi, per lo più lessicalizzati (o idiomatizzati), presentano la sequenza inversa: lum-in-ello, bamb-in-etto, ecc. Infine, -ino oscillazioni semantiche secondo le scale descritte prima. In particolare, l’attenuazione può ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] i], [ˈborʣa], [ˈsalʣa]).
Tratti mediani tipici sono da considerarsi in primo luogo la distinzione, nel vocalismo finale, fra -u e -o latine ([ˈ «questa cosa», «quella cosa», «ciò». Si tenga presente che in buona parte dell’Italia mediana la -u del ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] scrittura si è evoluta nel tempo. A partire dai primi, rozzi segni che ripetevano il modello offerto dalle lettere la coesistenza di grafie colte e di grafie popolari è spontaneamente presente fin dalle origini e lascia, oggi, una vistosa eredità nei ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] (➔ meridionali, dialetti) e sono comunissime in napoletano, ove la geminazione riguarda anche i paradigmi verbali, nella prima persona plurale del presente (ad es., [parˈlamːə] «parliamo»). Non di rado la geminata [mː] filtra nell’italiano regionale ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] a un’➔assimilazione regressiva rispetto al tratto di sonorità. Per questo motivo /s/ è presente davanti a consonante sorda (per es. [s]filare, a[s]ta), laddove /z/ ricorre prima di consonante sonora (ad es. [z]vitare, a[z]ma).
Le sibilanti dell ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] , dai falafel medio-orientali al taco messicano; in qualche caso alcuni termini sono di irradiazione prima regionale e poi nazionale, come nel caso di germanismi presenti in aree di confine (i finferli «tipi di fungo» e i canederli «grossi gnocchi ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...