Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...]
Nei dialetti il futuro sintetico mostra una morfologia differente per via delle diverse forme del presente del verbo avere. Negli antichi volgari settentrionali la prima persona ajo dà luogo alle desinenze -ai (ant. lombardo farai «farò») ed -è (ant ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] dalle preposizioni ad, e ra (ivi, 405)
Anche Bartoli prima citato offriva nel suo manuale un ricco elenco di casi regolarsi che v’abbia nell’Alfabeto» per la varietà di comportamenti che presenta a seconda quando è seguita da ia e io (la g è ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] la facciata esterna, alta m. 48,5 e in travertino presenta una triplice serie di 80 archi, inquadrati da semicolonne su all’orizzonte, il vasto palcoscenico naturale che gli è caro; prima il terreno stregato dove la morte espone lucida tra i ramarri ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] l'altro autore prediletto, A. Manzoni. Del 1885 è il primo volume Manzoni e Cervantes (Napoli) in cui è esaminato appunto il della sua ampiezza di interessi che lo portarono ad essere presente per molti decenni nella vita culturale e politica del ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] nome al quale si riferiscono). Inoltre, avverbi e preposizioni presentano somiglianze anche a livello semantico, al punto che diversi possono essere classificati in base alla loro forma. Un primo tipo è costituito dagli avverbi semplici, che in quanto ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] [ˈvegle] «vecchio»
Il badiotto e il gardenese fanno avanzare il luogo di articolazione del primo elemento del nesso da velare ad apicodentale – ŏc(ŭ)lu(m) > [ˈuədl a un grado 4: il ladino è presente nella maggior parte dei contesti più attuali. ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] frequenza nel I periodo) e innovazioni. In alcune scriptae sono presenti tutti gli esiti. Tra le innovazioni si afferma ‹o› [...], pichola, picholo, pichula, per cui non possiamo decidere a prima vista se ‹ch› rappresenti la velare o la palatale ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] d’Italia come [k]. Parole come pace, fece (non presenti nel passo) si pronunciavano come oggi in Italia settentrionale con 1968), Trattato di virtú e di vizî e di loro vie e rami (Prima redazione del Libro de’ Vizî e delle Virtudi), in Id., Il Libro ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] ai muri certe vignette che non c’erano mai state prima (Elsa Morante, La storia, in Ead., Opere, Milano, Mondadori, 1988-1990, vol. 2°, p. 732)
Le frasi causali esplicite presentano un verbo di modo finito (all’indicativo, congiuntivo o condizionale ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] liberalità vole che vegna a cotanto onore, vogliatime mandare pecunia in presente, scì che in lo çardino in lo quale sono intrato, e spazio per la scrittura, in una retorica
ancora nel primo Ottocento fondata su un galateo che fissa con rigore il ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...