Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] cassinesi:
(70) sao ke kelle terre [...] trenta anni le possette parte Sancti Benedicti
e sono ampiamente presenti nei primi secoli della nostra letteratura tanto dislocazioni a sinistra quanto dislocazioni a destra, come documentato da D’Achille ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] o sud-orientale) come portono, amorono, furno, arebbono «avrebbero», ecc.; prima persona plurale del presente in -iamo (forma innovativa, analogica sul congiuntivo): amiamo, non amemo; prima persona singolare dell’imperfetto in -a (forma etimologica ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] tra alcune lingue che in altre.
Leopardi, nel passo prima citato, aveva probabilmente in mente le forme grafiche quando definì »; l’ingl. actual, che suggerisce attuale ma invece di «presente» significa «vero»; il ted. brutto, che è un prestito ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] già anticamente, a Roma e nel Lazio viene usato non solo con riferimento al passato, ma anche al presente (se andavo al primo [piano] non prendevo l’ascensore «se andassi ... non prenderei ...»); molto frequente, però, nella varietà bassa, è il ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] Agli albori della documentazione scritta in volgare risalgono le prime attestazioni di parole che, nel loro assetto fonomorfologico, di dire «ho appena detto») e per il presente progressivo (vanno dicendo) potrebbero aver incrementato il loro ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] in virtù proprio di quella specificità (➔ immagine dell’italiano). Come avrebbe osservato ➔ Giacomo Leopardi,
non prima del passato secolo e del presente si è formato pienamente e perfezionato il linguaggio (e quindi anche lo stile) poetico italiano ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] si addensano sulla terza e sulla seconda pers. sing. del presente e sull’infinito, che formano il primo gradino della sequenza di acquisizione del sistema verbale, ovvero: Presente/Infinito > (Ausiliare+) Participio Passato > Imperfetto > ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] . plur. haveressimo, sentiressimo e seressimo precedono haveremmo, sentiremmo e saremmo, e così via. Solo nella prima pers. plur. del presente indicativo il paradigma trissiniano prende posizione in favore di -emo, -imo (noi leggemo, noi sentimo), in ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] 2, accusarà in 2). Sul piano della morfologia si osserva il mantenimento delle desinenze etimologiche di prima persona plurale dell’indicativo presente (dicemo in 2, havemo in 3, statuimo in 2), contro l’uniformazione fiorentina nell’unica desinenza ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] remoto, l’imperfetto, il trapassato prossimo e i condizionali; del secondo fanno parte il presente, il passato prossimo e il futuro.
Il primo sistema sarebbe specificamente destinato alla narrazione (Weinrich parla di tempi «narrativi», Benveniste di ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...