GIUGLARIS (Juglaris), Luigi
Andrea Merlotti
(Juglaris), Nacque a Nizza Marittima nel 1607, da famiglia che sembra appartenesse alla piccola nobiltà locale e che risiedeva nel Nizzardo almeno dal XVI [...] nel 1629 il G. fu inviato come docente di retorica e matematica prima nel collegio di Mondovì, ove rimase sino al 1630, poi in quello da Dio rapito e ancora tutto posseduto da gli uomini, presentato nella chiesa di S. Filippo Neri). Nell'autunno dello ...
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DELLA RENA (Dell'Arena, Rena), Orazio
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Prato il 30 marzo 1564 (l'atto in Arch. di Stato di Prato, Comunale,n. 2983, C. 55v) da Fulvio di Giuliano di Colle Val d'Elsa [...] il permesso di tornare a Firenze.
Il permesso venne prima accordato ma poi subito revocato e solo il favore della lo costrinse a prendere la direzione della trattativa con don Pietro. Trovatosi presente, il 29 apr. 1604, alla morte di costui, ne fece ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] prodotto fuori tempo di un clima diffuso, e non solo in Italia, prima del 1914, che in parte la guerra spazzò via, ma che aveva una professione di fede del 1910: "di razionalismo l'epoca presente non vuol saperne, e fa bene". Il razionalismo, proprio ...
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LANFRANCHI, Paolo
Giuseppina Brunetti
Poeta pistoiese attestato fra il 1282 e il 1295 di cui si ignorano data di nascita, di morte, attività e professione. Ciò che è noto si fonda ancora sui documenti [...] 158) che è appunto completa del toponimo, a "Paulo Lanfranchi de Pistoria" (le rubriche successive alla primapresentano solo "Paulo Lanfranchi"); nell'estense i testi risultano entrambi adespoti.
Insieme con Bartolomeo Abbracciavacca, Lemmo Orlandi ...
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FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] al 1788. Che un interesse, invece, per la F. fosse presente fin dal 1786 è confermato da uno dei tre sonetti che V . 460). Occorre ricordare che la F. ebbe altri due figli maschi: il primo morì dopo il battesimo, avvenuto il 2 dic. 1806, l'altro, Pio, ...
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PANSUTI, Saverio
Beatrice Alfonzetti
– Nacque in Calabria nel 1666 da una famiglia di umili origini.
Del poeta tragico Pansuti (o Pansuto, Panzuti), dimenticato nel corso dell’Ottocento per il ruolo [...] Napoli con la falsa indicazione «Firenze 1723», fu presente con ben sessantaquattro sonetti, un numero superiore a ogni pp. 153 s.; G. Vico, La congiura dei principi napoletani, 1701 (prima e seconda stesura), a cura di C. Pandolfi, Napoli 1992; Id., ...
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MARAMALDO (Maramauro), Guglielmo
Arianna Terzi
Nacque a Napoli da Landolfo di Guglielmo intorno al 1317: questa data, come molte altre notizie intorno alla sua vita, si può desumere da un riferimento [...] autobiografico presente nel Prologo del suo commento alla Commedia di Dante (par. 11).
I Maramaldo, a Roma dove sarebbe tornato dopo il 1369-70, potendo considerare di prima mano la notizia della vigna piantata da papa Urbano V nei giardini voluti ...
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FACINO, Galeazzo, detto il Pontico
Gino Pistilli
Nacque a Padova da Conte intorno al 1458, come si desume da un carme latino scritto nel 1478-80, in cui dice di aver appena raggiunto i vent'anni.
Il [...] Collegium artium dell'università padovana: risulta infatti presente in varie sedute dall'agosto 1480 al avanti per assicurarsi la successione, cui aveva aspirato invano già dieci anni prima, e fra l'agosto e il settembre l'ottenne sia dal Senato ...
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MANNI, Agostino
Daniele Valentino Filippi
Nacque nel 1547 a Cantiano, allora Ducato d'Urbino, da Camillo e Caterina Conciola. Compiuti gli studi giuridici a Perugia, per intraprendere la carriera di [...] lungo soliloquio tratto dalla Valle di gigli (pp. 394-396), di un nuovo interlocutore, l'Eternità, non presente nella prima versione (Kirkendale, p. 250).
La produzione letteraria del M. comprende anche poesie spirituali disseminate nei suoi manuali ...
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LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che Filippo Beroaldo il Giovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] diventare un punto di riferimento anche per Pietro Aretino nei primi anni dell'esperienza romana: al L. si attribuisce la (databile al 25 apr. 1514 o 1515); Da poi che Costantin fece il presente (databile al 1513); Cuoco è san Pier, s'è papa un de i ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento determinato, chiaramente o implicitamente...
presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: a. Mostrare ad altri qualche cosa perché...